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16 gennaio 2008

KYRIE ELEISON


E’ l’unica cosa che si può dire se si vuole essere buoni… “Signore, abbi pietà”…

Ma come noto a chi mi legge o mi conosce, io non sono così tollerante e non amo porgere l’altra guancia.
Per questo ritengo che anche in questo frangente l’Italia stia facendo una figura meschina.

La richiesta di questi 67 professori talebani laici ignoranti dell’università Sapienza di Roma rappresenta il segnale di un avvilente oscurantismo, una vergogna incancellabile per la sinistra italiana.
Una sinistra che spero si stia interrogando sui suoi rappresentanti.

Questi sono i professori cui noi affidiamo i nostri figli. Nemmeno nel più becero periodo sessantottino si è assistito ad un dictat di un gruppo di professori e studenti al Papa.

In questa Italia in cui si tolgono i crocefissi dai luoghi pubblici per non ferire la sensibilità di chi ha un’altra religione, in questa Italia dove ci si affanna a costruire moschee per islamici ecco che il Papa non può presenziare all’apertura dell’anno accademico di una università.
Sarebbe incredibile se non fosse un realtà enorme.

Un Papa filosofo, un grandissimo intellettuale, accolto a braccia aperte in tutte le università del mondo, non può varcare la soglia della Sapienza perché ricattato dal “tribunale dell'intolleranza” di una sinistra che controlla gran parte degli atenei italiani.
La decisione del Papa di non partecipare è certo segno della vittoria del bene sul male, della tolleranza sull’intolleranza, dell’amore sull’odio, ma resta una grande umiliazione per l’Italia.
Vi era il timore di scontri tra studenti, di guerriglia all’esterno della università e naturalmente il Papa non può certo consentire che ciò avvenga.
Saggia dunque la decisione del Pontefice, ma assolutamente gravissima la posizione dei professori e degli studenti dei collettivi.

L’università è il luogo principe per lo scambio di esperienze, di culture, di sapere.
La sinistra evidentemente non vuole il confronto. Non è una novità, ma questa volta ha davvero superato i limiti della decenza.
E’ il ribaltamento della cultura democratica, una minoranza che condiziona la maggioranza della gente.
E dove sta il Ministro della scuola e dell’università? Oltre ad aggrottare la faccia come fa anche il Premier che farà? Niente.
E il rettore della Sapienza che fa? Questi 67 professori potranno continuare ad influenzare le menti di quei poveri idioti che li seguono?

“Nuntio vobis gaudium magnum non habemus papam”, recita uno striscione del collettivo di Fisica, mentre vestite da monache e con in testa la mitra papale, alcune studentesse di collettivi femministi hanno dato il via ad una “layca frocessione” sotto la statua della Minerva per emulare ciò che accadde a Verona nel 2006.
Gli studenti cattolici invece hanno srotolato striscioni che chiedono “Libertà” …
Questo è solo un assaggio di quella che sarà l’atmosfera di domani.
Grazie sinistra italiana!!


Dómine, clámor meus ad te véniat.

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