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19 gennaio 2008

UNO ZERBINO CALPESTATO

Romano Prodi farebbe quasi pena se non facesse rabbia.

Sembra uno di quegli zerbini vecchi e polverosi che ti infastidisce persino calpestare.


Dopo le dimissioni di Mastella infatti il premier (si fa per dire) ha una paura tremenda ed il suo discorsetto al Parlamento è stato un pietoso ed untuoso “lisciamento di pelo” all’Udeur.
E sono stata gentile, perché sono una signora…
“Mastella ha testimoniato una sensibilità istituzionale sempre più rara” ha farfugliato il professore e ci ha tenuto a specificare: “Ho scelto di prendermi questa responsabilità come segnale di una attesa che consenta a Mastella di riprendere il suo posto”.
A questo punto il conato era già in agguato, ma il disgusto è arrivato con la frase successiva…
Prodi infatti ha espresso a Mastella la sua “piena e affettuosa solidarietà” aggiungendo che “ora il governo conta sull'appoggio dei Popolari Udeur”
Come dire, “non preoccuparti, non darò a quel rompiballe di Di Pietro il Ministero, non ti sputtanerò e tu non mollarmi…”
Mastella in un sussulto di indipendenza e di ben nota abilità politica, gli ha fatto “gentilmente” capire che ora potrà togliersi tutti i sassolini dalla scarpa. Come e quando ne avrà voglia.


Oggi più che mai il governo è attaccato ad un filo.


Martedì al Parlamento ci sarà da ridere. Di Pietro dovrà votare “sì” alla relazione sullo stato della giustizia in Italia depositata da Mastella prima delle dimissioni, in cui il Ministro attacca pesantemente la magistratura… Prodi ha già implorato Di Pietro di non creare problemi, Di Pietro ha nicchiato e Mastella ha annunciato che se non ci sarà l’unanimità nel centrosinistra, la vendetta sarà durissima.
Altro momento di difficoltà sarà la discussione sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell'Ambiente Pecoraro sulla questione rifiuti e Mastella si è sempre dichiarato contrario all’operato (si fa sempre per dire) di Pecoraro Scanio.

Lo zerbino trema…


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