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29 settembre 2008

E' MORTA PER LA LIBERTA' DELLE DONNE


Era un'eroina nazionale, simbolo della rinascita femminile nell'era post talebana. Non amava indossare il burqa. Voleva guardare il mondo in faccia.


Malalai Kakar è stata uccisa davanti casa a Kandahar. La celebre poliziotta afghana era uscita dalla sua abitazione ed era appena salita in auto per recarsi al lavoro, al dipartimento crimini contro le donne di Kandahar, che dirigeva da circa due anni.


Malalai Kakar aveva ripreso a fare la poliziotta dopo che nel 2001 le forze Usa rovesciarono il regime dei talebani che non permetteva alle donne di lavorare fuori casa.


Scampata a numerosi tentativi di assassinio, durante l’ultima sparatoria uccise tre killer che attentavano alla sua vita. Oggi un commando ha aperto il fuoco: Malalai è stata colpita alla testa ed è morta sul colpo mentre uno dei suoi sei figli è rimasto gravemente ferito. Secondo i medici è in coma all'ospedale di Kandahar.
L'assassinio è stato rivendicato dai talebani: "Abbiamo ucciso Malalai Kakar. Era un nostro bersaglio e con successo abbiamo eliminato il bersaglio", ha affermato un portavoce, Yousuf Ahmadi.



La precedente responsabile del dipartimento crimini contro le donne di Kandahar fu uccisa con le stesse modalità due anni fa.

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