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12 ottobre 2009

PD ... Perdenti & Disperati

Ieri abbiamo assistito, fortunatamente da lontano, alla Convenzione (cos’è!?) del Pd.

Una specie di farsa durata circa un’ora e mezza, con i tre contendenti che si sono sfidati in singolar tenzone con tre noiosissimi discorsi di 40 minuti l’uno.

Un tedio senza pari e chi immaginava di trovarsi di fronte un brillante confronto tra Bersani, Franceschini e Marino si è accontentato di tre comizietti.

Veltroni e Prodi non si sono nemmeno presentati, in compenso hanno mandato i saluti come ha fatto anche Napolitano (perché non li manda ai congressi del PdL??) Per fortuna non si sono visti Veltroni e Prodi, potete immaginare che noia infernale sarebbe stato dover ascoltare anche loro!

Naturalmente è “andata in onda” la solita tensione Franceschini-D’Alema che proprio non si sopportano più. Poi abbiamo assistito al “disastro” Marino, al “discorsetto” di Franceschini ed al “compito” del maestro Bersani.

Tutto questo senza creare un' identità comune che è prigioniera di una vocazione plebiscitaria che resta minoranza nel Paese e che il Paese non sente.

Marino è praticamente inesistente, Franceschini lotta disperatamente per far sentire la sua voce quando dovrebbe tacere già da tempo … sua è la corresponsabilità del flop Veltroni e del guizzo “dipietrino”, “grillino” e dei manettari vari (il che e dir tutto)

Poi c’è Bersani che è il classico dirigente di partito squadrato, triste, dogmatico e pedante che ancora crede alle grandi alleanze, ma nessuno lo segue su questa via.

Lui forse vincerà, pensate un po’ che disastro! Un altro leader soporifero …

Insomma tutto è stato mediocre e monotono, persino lo slogan era barboso … una molletta verde con la scritta: “ci tengo” …

Da non credere per chi, come me, si occupa di comunicazione. Ma dove li trovano questi “guru” della sintesi mediatica che sfornano certe genialate?

Veltroni, lo ricorderete, aveva rubato lo slogan a Obama e la musica dei Village People (che gli hanno pure fatto causa) !

Bersani ha scelto come slogan “Voglio dare un senso a questa storia” riportandoci alla canzone di Vasco Rossi che però (vorrei ricordare a Bersani) si conclude con “anche se questa storia un senso non ce l’ha”.

Marino mutuando lo slogan dalla sua esperienza lavorativa si è lanciato su “la politica che fa bene”. Forse a lui, perché per noi è una angoscia …

Franceschini uno slogan non ce l’ha e almeno per questo andrebbe premiato. Grazie Dario!

Ma la molletta verde con la scritta: “ci tengo” ha toccato il fondo.

Le fini menti comunicatrici del Pd, avranno voluto farci pensare al bucato, alle lenzuola stese nei cortili delle case … insomma “aria nuova e pulita”.

Purtroppo però, a molti quella molletta servirà per turarsi il naso al momento della votazione alle primarie Pd del 25 ottobre. Auguri!




3 commenti:

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Tu sei più esperto di me, il "ci tengo" con la molletta mi richiama alla mente qualcosa tenuto su per miracolo, provvisoriamente raffazzonato, è come dire "tiramo avanti il carretto al posto dei somari". Boh.

Sei tu l'esperto delle comunicazioni ma una roba simile mi sembra autolesionista.

Magari la prossima volta s'inventeranno "Fin che la barca va...".

ALESSANDRA FONTANA ha detto...

:))
hai ragione...
Oppure come hanno scritto alcuni amici sul mio profilo di Facebook, la prossima volta potrebbero usare:
-un battipanni con scritto: 'ME NE SBATTO' ?!?!?
-una katana con scritto 'LA FACCIO FINITA'?!?!?
-un fischietto con su scritto "Francamente me ne infischio"
-O un rametto d'Ulivo (che ha il suo perchè) con la scritta "LA SPERANZA L'E' MAI MORTA"

Sono davvero alla frutta!

Alberto ha detto...

Ale sei davvero in gamba!!! Grazie