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26 settembre 2010

L’ASSOLO DI FINI : IL CANTO DEL CIGNO

Ieri è andata in scena una delle pagine più deprimenti della politica italiana.
Un uomo che fino a qualche anno fa giudicavo intelligente, scaltro e serio si è rivelato un povero meschino, un imbelle, un debole, uno gnomo della politica. Ancora una volta si dimostra che non è la statura fisica a fare la differenza, ma l’intelligenza e la capacità di giudizio.
Dopo giorni e giorni di silenzi e balbettii, ecco che Fini annuncia il discorso al popolo!

Perbacco, ho pensato, chissà quali rivelazioni … chissà che grinta oratoria metterà in campo … chissà come il Presidente della Camera spazzerà ogni dubbio sulla sua persona.
Con il mio i-pad sottobraccio attendevo l’ora del collegamento. Ed ecco apparire il leader del Fli ! Voce bassa, sottotono, viso tirato, atteggiamento impacciato e soprattutto contenuti tremendi per un uomo sicuro di sé. Un disastro.
Dieci minuti di pena assoluta, ma non pena intesa come ansia, pena intesa come pietà.

"Ho sbagliato? Con il senno di poi mi devo rimproverare una certa ingenuità.”

"Se dovesse emergere con certezza che Tulliani è il proprietario e che la mia buona fede è stata tradita non esiterei a lasciare la presidenza della Camera. Non per personali responsabilità ma per la mia etica"

“Come ho già avuto modo di chiarire, solo dopo la vendita ho saputo che in quella casa viveva il Signor Giancarlo Tulliani. Il fatto mi ha provocato un'arrabbiatura colossale, anche se egli mi ha detto che pagava un regolare contratto d'affitto e che aveva sostenuto le spese di ristrutturazione. Non potevo certo costringerlo ad andarsene, ma certo gliel'ho chiesto e con toni tutt'altro che garbati. Spero lo faccia, se non fosse altro che per restituire un po' di serenità alla mia famiglia.”

“Certo anche io mi chiedo, e ne ho pieno diritto visto il putiferio che mi e' stato scatenato addosso, chi e' il vero proprietario della casa di Montecarlo?
E' Giancarlo Tulliani, come tanti pensano? Non lo so. Gliel'ho chiesto con insistenza: egli ha sempre negato con forza, pubblicamente e in privato. Restano i dubbi? Certamente, anche a me. E se dovesse emergere con certezza che Tulliani e' il proprietario e che la mia buona fede e' stata tradita, non esiterei a lasciare la Presidenza della Camera.”


Davanti a queste frasi, una qualsiasi persona con un cervello funzionante si domanda se l’on. Fini sia completamente schiavo della famiglia Tulliani e quindi incapace di intendere, oppure ritenga che gli Italiani siano un gregge di pecoroni cretini.

E poi il Presidente della Camera dice:

“Un affare privato e' diventato un affare di Stato per la ossessiva campagna politico-mediatica di delegittimazione della mia persona”

Allora chi ascolta pensa “ci sta prendendo in giro” … perché è evidente che questa storia non sia un affare privato. C’è una casa di proprietà di un Partito, non quella del signor Gaucci (tanto per fare un nome) che finisce nelle mani del cognato del Segretario del Partito medesimo! Cosa dice Onorevole!!!

Ed ecco poi la folgorazione sulla via di Damasco, incredibile.

“La libertà di informazione e' il caposaldo di una società aperta e democratica. Ma proprio per questo, giornali e televisioni non possono diventare strumenti di parte, usati non per dare notizie e fornire commenti, ma per colpire a qualunque costo l'avversario politico. Quando si scivola su questa china, le notizie non sono più il fine ma il mezzo, il manganello. E quando le notizie non ci sono, le si inventano a proprio uso e consumo. Così, con le insinuazioni, con le calunnie, con i dossier, con la politica ridotta ad una lotta senza esclusione di colpi per eliminare l'avversario si distrugge la democrazia.”

Se ne accorge ora on. Fini? Lei ha avuto un alleato, o meglio un Presidente, che lotta da 16 anni contro questi problemi quotidianamente. Come mai non si è mai inalberato contro certa stampa, come mai ha fatto lo sdegnato col contagocce e non ha mai veramente preso posizione anche quando i fatti erano smaccatamente falsi? Oggi si accorge che le insinuazioni feriscono … Complimenti.

Il discorsetto inutile termina con una chiosa strappacuore:

“Gli italiani si attendono che la legislatura continui per affrontare i problemi e rendere migliore la loro vita. Mi auguro che tutti, a partire dal Presidente del Consiglio, siano dello stesso avviso. Se così non sarà gli italiani sapranno giudicare.
E per quel che mi riguarda ho certamente la coscienza a posto”


Piccola strizzatina d’occhio al Presidente Berlusconi dopo averlo stupidamente punzecchiato durante il suo discorso, e conclusione mesta che ci dà ancora una volta la sensazione di un povero imbecille che non sa nemmeno cosa accade tra le mura della sua casa e nella sua famiglia oppure del furbetto di turno, grande mentitore.

Che delusione caro Fini. Che pochezza.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sai Alessandra, ogni volta che leggo ciò che scrivi penso che Berlusconi sappia davvero scegliere bene i suoi "uomini".
Sei davvero intelligente.
Brava!

Enza

Anonimo ha detto...

Brava Ale!! Ha ragione Enza, sei una donna intelligente e poi sei anche bella, cosa vogliamo di più??

Ciao!

Giorgio Belli

Anonimo ha detto...

Alessandra sei grande!

Giuseppe