Quella che segue è l’intervista a Romano Prodi come è stata pubblicata dalla Zeit.
Di essa è interessante il titolo: “Dieses Land ist versklavt worden“= Questo paese è stato schiavizzato.
Esattamente la frase che poi Prodi ha dichiarato di non avere detto. Ora s’immagini quanto verosimile sia che una frase così diretta, e compromettente, e violenta sia stata inventata dai giornalisti. I quali da tempo hanno la buona abitudine di tenere un registratore acceso, mentre effettuano le interviste. Dunque si può star sicuri che Prodi quelle parole le ha dette. Del resto, se così non fosse, non avrebbe accusato il giornale della peggiore disonestà, magari fino a fargli causa? Non funziona neanche l’ipotesi di una cattiva traduzione. Chiunque conosca i rudimenti del tedesco sa che “ver” è una preposizione che rende negativo il nucleo semantico che lo segue, e dunque quello che importa è proprio questo gruppo semantico in cui anche chi non conosce il tedesco riconosce nello “sklav” (la “t” fa il participio passato) lo schiavo. La parola, anche in tedesco, è di origine latina.
Il testo integrale è in calce, qui vengono poste in evidenza alcune risposte.Gli intervistatori parlano della loro difficoltà di capire l’Italia e dicono (segue traduzione):
D - Es fängt schon damit an, dass wir nicht einmal wissen, zu welcher Partei Sie eigentlich gehören. [Cominciamo col fatto che non sappiamo neppure a quale partito lei di fatto appartiene.]
P - Wir sind dabei, die Demokratische Partei zu gründen, und das ist keineswegs Zukunftsmusik. Sie wird die beiden größten Parteien meiner Koalition, die Linksdemokraten und die Margherita, vereinen. [Siamo in procinto di fondare il partito democratico, è questa non è in nessun modo musica del futuro“. Esso unificherà i due più grandi partiti della mia coalizione, i Ds e la Margherita.] Qui notiamo che Prodi non dice a quale partito appartiene, ma a quale amerebbe appartenere. La risposta onesta sarebbe stata: “Per il momento non appartengo a nessun partito…” Ma Prodi è sempre afflitto da un eccesso di ottimismo rispetto a se stesso. Quando non di arroganza.
Si veda lo scambio di battute che segue:
D - Kanzlerin Merkel findet es manchmal schon mühsam, eine Koalition von zwei Partnern zu führen. Erklären Sie uns, wie Sie deren neun zusammenhalten. [La Cancelliera Merkel trova a volte stancante guidare una coalizione di due partiti. Ci spieghi come fa lei a tenere insieme una coalizione di nove partiti.]
P - In euren zwei Koalitionsparteien gibt es 40 verschiedene Richtungen, nicht bloß neun! Die Deutschen haben doch, entschuldigt meine Direktheit, viel länger gebraucht, um ihren Koalitionsvertrag abzuschließen, als wir. (...) Ich habe in einem Monat die Kammerpräsidenten wählen lassen, einen Staatspräsidenten, die Regierung zusammengestellt und zwei Vertrauensabstimmungen überstanden! [Nella vostra coalizione ci sono quaranta diverse tendenze, non soltanto nove! E inoltre i tedeschi, scusi la mia franchezza, hanno avuto bisogno di molto più tempo per siglare il loro contratto di coalizione, di quanto ne abbiamo avuto bisogno noi (…) Io in un mese ho fatto eleggere il Presidente della Camera, un Presidente della Repubblica, ho formato il Governo ed ho superato due voti di fiducia.] A parte la scortesia di criticare le persone di cui si è ospiti, c’è tanta di quell’arroganza in queste parole, che sarebbe stato adeguato farle seguire dalla Cavalcata delle Valchirie. E questo atteggiamento spocchioso è confermato dalla risposta seguente.
Dopo che ha detto che applicherà il programma, afferma:
P - …Die Lage ist doch jedem klar: Bin ich weg, ist die Regierung weg; ist die Regierung weg, bleiben wir die nächsten 60 Jahre in der Opposition. [La situazione è tuttavia chiara. Se vado via io, va via il governo; e se va via questo governo, rimarremo all’opposizione per i prossimi sessant’anni.] Qualcuno, prima di lui, ha detto “dopo di me il diluvio”. Ma almeno era il re di Francia. E poi, se Berlusconi è così detestabile e disonesto perchè gli italiani dovrebbero lasciare gli "amati" comunisti all'opposizione per i prossimi sessant'anni??
Se poi i giornalisti tedeschi dicono una sciocchezza calunniosa sul conto dell’Italia, Prodi, invece di rintuzzarla, l’aggrava. Basta leggere:
D - Die italienische Justiz wird wegen ihrer Langsamkeit alljährlich vom Europäischen Gerichtshof für Menschenrechte gerügt. Anstatt effektiver zu arbeiten, beklagt das Gericht in Rom, dass es kein Papier mehr hat. Kein Papier für Urteile – und das bei 700 000 anhängigen Zivilklagen. [La giustizia italiana è riprovata ogni anno dalla Corte Europea di Giustizia per i diritti umani a causa della sua lentezza. Invece di lavorare efficacemente, il Tribunale di Roma si lamenta che non ha più carta. Non ha carta per le sentenze, e questo mentre ci sono pendenti 700.000 processi civili.]
P - Wahrscheinlich fehlt es dort auch an Toilettenpapier. Die Berlusconi-Regierung hat uns diese Situation hinterlassen. [Probabilmente manca anche la carta igienica. Il governo Berlusconi ci ha lasciato questa situazione.] E segue una acerba critica del governo precedente (che avrebbe scialacquato il denaro pubblico!), ma questo si può tollerare: è pura campagna politica interna. Ma stavolta Prodi calunnia il nostro paese agli occhi dello straniero. Purtroppo, gli italiani – e questo è ancora un esempio – odiano i compatrioti e non sanno che cosa sia l’amor patrio.
Egli dichiara poi:
P - Wenn wir an der Armada der Dienstwagen sparen, ist das psychologisch für die Leute wichtig. Ich habe 1996 schon einmal die Führung eines Landes übernommen, dessen Finanzlage desaströs war. Ich habe die Finanzen damals in Ordnung gebracht, und ich werde es auch jetzt wieder schaffen. Ich verstehe mein Handwerk. Und lassen Sie mich auch sagen: Dieses Land ist zuvor versklavt worden. Der frühere Ministerpräsident konnte tun und lassen, was er wollte. [Quando noi economizziamo sulle auto blu, la cosa è importante per la gente dal punto di vista psicologico. Ho assunto già una volta, nel 1966, la guida di un paese le cui finanze erano disastrose. Allora ho rimesso le finanze in ordine e lo farò anche stavolta. Conosco il mio mestiere. E mi permetta anche di dire: questo paese precedentemente è stato schiavizzato. Il precedente presidente del Consiglio poteva fare e non fare tutto quello che voleva.] Il caro Prodi non dice che la precedente legislatura di centro-sinistra ha lasciato una voragine – certificata dall’Europa – nei conti, e non dice di avere portato i membri del governo a 102, battendo il primato di Andreotti di quindici anni fa. Probabilmente questo esercito di membri del governo lavorerà gratis. Mentre il governo Berlusconi ha azzerato l’avanzo primario ma non ha lasciato nessun “buco”. E non è cosa da poco, nella congiuntura di questi anni. Ma quello che importa soprattutto è la frase sul fatto che l’Italia è stata resa schiava da Berlusconi, un tiranno fornito di tutti i poteri.
Ma non di quello di mandare in esilio Prodi, a quanto pare. Purtroppo.
D - Sie haben Berlusconis Politbewegung Forza Italia einmal als Partei derjenigen bezeichnet, die immer in zweiter Reihe parken. Was wollten Sie damit sagen? [Lei ha designato il movimento politico di Berlusconi, Forza Italia, come il partito di quelli che parcheggiano in seconda fila. Che cosa intendeva con ciò?]
P - Genau das hat er doch propagiert: Den Fiskus zu prellen ist kein Problem. In zweiter Reihe zu parken ist kein Problem. Der Staat ist der Gegner, der Feind. Und mit seinen Medien hat er immer wieder diese Propaganda verbreitet. (...) [Proprio lui ha predicato questo: imbrogliare il fisco non è un problema. Parcheggiare in seconda fila non è un problema. Lo stato è l’avversario, il nemico. E con le sue televisioni ha sempre diffuso questa propaganda…] Nessun commento.
Legno storto
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