
Riesco a comprendere la posizione del nuovo governo iracheno e del loro tribunale. Certo, affermo d’essere contraria alla pena capitale e so che possiamo legittimamente richiederne l’abrogazione dal codice penale iracheno per tutti i criminali, ma questo è un altro discorso.
Chiedere la deroga per il solo Saddam, ed accettarla per gli altri, sarebbe stato un provvedimento improponibile dal punto di vista giudiziario e inaccettabile da quello della certezza del diritto.
Sarebbe stato possibile perdonare Saddam? Sul piano umanitario Saddam poteva essere graziato, ma pochi avrebbero capito la logica di un tale gesto, visto che la grazia è concessa a chi si è pentito dei propri crimini e ne ha compreso l’enormità. Purtroppo l' atteggiamento arrogante e sprezzante tenuto durante il processo faceva presumere per Saddam ben altri sentimenti che non il pentimento e la richiesta del perdono.
Sarebbe stato possibile perdonare Saddam? Sul piano umanitario Saddam poteva essere graziato, ma pochi avrebbero capito la logica di un tale gesto, visto che la grazia è concessa a chi si è pentito dei propri crimini e ne ha compreso l’enormità. Purtroppo l' atteggiamento arrogante e sprezzante tenuto durante il processo faceva presumere per Saddam ben altri sentimenti che non il pentimento e la richiesta del perdono.
Inoltre non bisogna nasconderci che Saddam non era un uomo qualunque, ma un politico di primo piano e la sua morte è un fatto politico. E’ giusto, perciò, valutarne le conseguenze anche da questo punto di vista.
Io ritengo che la sua esecuzione scatenerà ancor più violenza e disordini, ma chiediamoci cosa sarebbe successo nel caso gli fosse stata risparmiata la vita.
Gli Sciiti ed i Curdi, che sono stati massacrati durante la sua dittatura, sarebbero stati sopraffatti da un sentimento di odio e la loro rabbia sarebbe esplosa non solo contro i Sanniti, ma anche contro le istituzioni irakene, accusate di complicità con i baathisti. Probabilmente le conseguenze sul piano dell’ordine pubblico sarebbero state ancora più sanguinose e cosa, forse ancor più grave, le istituzioni irachene avrebbero subìto un grave colpo alla loro credibilità perchè la maggioranza della popolazione non avrebbe compreso l’applicazione della regola “due pesi e due misure” e avrebbe sospettato complicità e collusioni nella classe dirigente. La grazia avrebbe, analogamente, galvanizzato i Sunniti ed in particolare i fedeli dell’ex dittatore, accreditando ancor più la leggenda della sua invincibilità, o meglio della sua capacità d’uscire indenne da ogni tipo di sconfitta, e avrebbe nutrito il sogno di un ritorno del partito baath al potere.
Difficile dare un giudizio definitivo su una situazione che è così distante da noi ma è chiaro a tutti che l'impiccagione di Saddam è stata una svolta da cui non si torna indietro. Continuo a pensare che sia stato un errore umano e politico però cerco di comprendere la situazione irachena.
Difficile dare un giudizio definitivo su una situazione che è così distante da noi ma è chiaro a tutti che l'impiccagione di Saddam è stata una svolta da cui non si torna indietro. Continuo a pensare che sia stato un errore umano e politico però cerco di comprendere la situazione irachena.
L’Iraq potrà avere un futuro di pace e prosperità o di guerra civile e misera, dipenderà in grandissima parte dagli iracheni, ma il passato ormai non potrà più tornare.
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