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11 giugno 2007

DOPO LE URNE, ANCHE LE PIAZZE ROSSE SONO VUOTE


Possibile che non abbiano ancora capito?! La sinistra è finita.
Mentre Sarkozy in Francia spazza la “gauche”, in Italia Prodi ostenta amicizia con Bush che a suon di pacche e sorrisi gli fa perdere migliaia di voti della sinistra estrema.
Si, perché Prodi forse un po’ confuso, non ha capito che Bush è venuto in Italia proprio per creare una nuova crepa nel governo che si regge sul comunismo. Persino con Napoletano, Bush ha fatto freudianamente capire cosa pensa del nostro assetto politico: foto ufficiale, chi era a fianco di Napoletano finché qualcuno ha fatto notare l’errore? La signora Bush, come se il Presidente americano proprio non sentisse l’esigenza di fare la solita fotografia con stretta di mano! Poco dopo grandi dichiarazioni di buoni intenti, di grande amicizia con l’Italia, sottolineando i vari interventi nei luoghi di guerra, tanto cari alla sinistra radicale.
Immagino le risate durante l’incontro tra Silvio e George W, programmato come tutta l’agenda italiana di Bush, dall’ambasciatore italiano a Washington Gianni Castellaneta che vorrei ricordare fu consigliere diplomatico di Berlusconi…
Intanto mentre Prodi sorrideva con la bocca sdentata ma con occhi un po’ preoccupati, nelle strade e nelle piazze romane si metteva in scena una ennesima figuraccia. La figuraccia nella figuraccia.
La manifestazione pacifista della guerra alla guerra, è stata la dimostrazione chiara che ormai a sinistra gli unici in grado di aggregare sono i violenti. Anche se “aggragare” in questo caso è una parola grossa… Quattro imbecilli che sono riusciti a distruggere qualche vetrina e tirare un po’ di sassi con il solito passamontagna calato sul viso, da eroi. Scritte disgustose come quella comparsa (e subito cancellata) sulla lapide di Moro “ Bush come Moro” o come quella apparsa sui muri di Roma “10, 100, 1000 Raciti” … insomma uno schifo come sempre.
Ho scritto “quattro imbecilli” perché i numeri di questa giornata antagonista sono davvero imbarazzanti. Gli organizzatori hanno iniziato parlando di 150.000 (già erano pochi) poi hanno capito che non reggeva ed hanno ratificato in 80.000 (la metà) poi forse erano 50.000 e la Prefettura dichiarava 10/15.000. Insomma se non fosse per i danni fatti ed il cattivo gusto di certe frasi, una scampagnata con qualche amico, una gita scolastica a Roma.
Non parliamo poi del sit-in di piazza del Popolo che oltre a sottolineare la divisione della sinistra che non controlla né i propri movimenti né i centri sociali e neppure gli antagonisti, è stato un flop tremendo.
In piazza c’era un Giordano che attendeva con ansia il corteo che non è mai arrivato, un Rizzo che dichiarava in piena confusione mentale “una grande giornata contro un cattivo padrone” e un Diliberto che fumando nervosamente imbarazzato il sigaro, passeggiava nella piazza deserta.
E c’era pure il concerto sul palco! Si saranno divertiti i giapponesi che avranno apprezzato la fiera paesana de’ Roma…
Dopo questa giornata trionfale per la sinistra radicale è lecito domandarsi se ci sia ancora spazio in Italia per chi non è in grado di aggregare, di unire, di dare risposte reali ed univoche. Una crisi che dovrebbe far riflettere.
Questa è una sinistra allo sbando che fa da stampella ad un governo inesistente.
Infatti il solito furbetto D’Alema, sentendo odore di bruciato ha dichiarato nella serata che il fallimento delle manifestazioni è “segno di maturità”. Ha cercato di mettere una pietosa pezza e di salvare la sinistra di governo, ma è un po’ troppo tardi caro Massimo… Forse avresti dovuto dichiarare il tuo pensiero prima dei cortei e dei sit-in magari cercando di dissuadere il popolo rosso dal presentarsi a Roma per protestare contro “l’Amerika”.
Troppo facile parlare dopo… Sarebbe meglio lasciar perdere Hezbollah, terroristi Afgani o Ahmadinejad e decidere da che parte stare.
Intanto Bush è ripartito con la sensazione di aver recitato bene la sua diplomatica commedia, ma noi resteremo qui con questo governo che non ha ancora deciso se strizzare l’occhio a chi brucia le bandiere americane in piazza e gli porta i voti, oppure guardare verso la sinistra massimalista istituzionale che gli fa perdere consensi.
Inizierà la notte dei lunghi coltelli rossi e l’Italia come al solito non sarà governata.
Per fortuna è quasi estate e per qualche settimana non potranno fare altri danni…

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