
Una vergogna. Non c’è bisogno di dire altro per commentare la vicenda Speciale-Visco.
“Visco ha mandato oggi una lettera a Prodi e ha deciso spontaneamente di fare questo passo. Il presidente del Consiglio ha espresso il ringraziamento personale nei suoi confronti per questo gesto che sicuramente rasserena il clima in vista del dibattito parlamentare della prossima settimana al Senato” queste le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio al termine di un Cdm straordinario di mezz’oretta.
Di Pietro ha ritirato la sua mozione e tutto torna tranquillo.
Spero però che non sia finita così, con un colpo di mano di un governo irresponsabile e spocchioso che invece di dimettere il vice-ministro corruttore, dimette il coscienzioso e onesto Generale Roberto Speciale e lo trasferisce contro la sua volontà alla Corte dei Conti. Infatti il Generale aveva rifiutato la “gentile richiesta” fattagli da Padoa Schioppa in un incontro pomeridiano: lasciare il comando della Guardia di Finanza. Il generale Speciale aveva opposto un secco rifiuto alle dimissioni e così è stato “trasferito”.
La sinistra punisce chi fa il proprio dovere e l’avevamo capito già da luglio quando arrivarono le prime indiscrezioni circa le pressioni fatte da Visco sul Generale Speciale per sostituire gli uomini che stavano indagando sulla vicenda Unipol-Coop, minacciando pesanti conseguenze se non fossero stati “trasferiti”. Anche allora la sinistra voleva punire. Oggi ha punito: il Generale è stato “trasferito” ed il vice-ministro resta al suo posto. Rinuncia alla delega solo per il timore di andare “sotto” alla votazione in Senato in programma per la prossima settimana: una mina in grado di far saltare il governo.
Non mi stupirei però se Visco si riappropriasse silenziosamente della delega tra qualche giorno…
Questo atteggiamento del governo è pericoloso anche sul terreno democratico, è un vero regime.
Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se uno scandalo del genere fosse nato durante il governo Berlusconi. Ricordo ai più distratti che il ministro degli Interni Claudio Scajola, si dimise (lui sì di sua volontà) per un evento nemmeno lontanamente paragonabile a questo sconcio. Per aver detto una frase poco gentile nei confronti del prof. Biagi ucciso dalle Br, il ministro venne messo alla gogna in pochi minuti su tutti i giornali, dalle televisioni ed al Parlamento. Dopo qualche ora presentava le sue irrevocabili dimissioni al Presidente del Consiglio, malgrado tutti gli esponenti della Cdl chiedessero di ritirarle. Dopo pochi giorni tornò in aula sedendosi con grande dignità tra i banchi come un normale parlamentare.
Visco rimane abbarbicato alla sua poltrona e farà la vittima di qualche macchinosa cospirazione, ne sono certa.
Una tremenda vergogna.
Come vergognoso è stato l’atteggiamento di Prodi che poche ora fa, con la solita idiota e mal riposta supponenza e con quel suo sorriso ebete ha dichiarato ai giornalisti che gli facevano notare come la prossima settimana non vi sarà più pericolo per il governo: “Scampato pericolo? Perché è successo qualcosa?”
No, non è successo nulla Professore, come sempre avete solo preso a calci la democrazia.
“Visco ha mandato oggi una lettera a Prodi e ha deciso spontaneamente di fare questo passo. Il presidente del Consiglio ha espresso il ringraziamento personale nei suoi confronti per questo gesto che sicuramente rasserena il clima in vista del dibattito parlamentare della prossima settimana al Senato” queste le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio al termine di un Cdm straordinario di mezz’oretta.
Di Pietro ha ritirato la sua mozione e tutto torna tranquillo.
Spero però che non sia finita così, con un colpo di mano di un governo irresponsabile e spocchioso che invece di dimettere il vice-ministro corruttore, dimette il coscienzioso e onesto Generale Roberto Speciale e lo trasferisce contro la sua volontà alla Corte dei Conti. Infatti il Generale aveva rifiutato la “gentile richiesta” fattagli da Padoa Schioppa in un incontro pomeridiano: lasciare il comando della Guardia di Finanza. Il generale Speciale aveva opposto un secco rifiuto alle dimissioni e così è stato “trasferito”.
La sinistra punisce chi fa il proprio dovere e l’avevamo capito già da luglio quando arrivarono le prime indiscrezioni circa le pressioni fatte da Visco sul Generale Speciale per sostituire gli uomini che stavano indagando sulla vicenda Unipol-Coop, minacciando pesanti conseguenze se non fossero stati “trasferiti”. Anche allora la sinistra voleva punire. Oggi ha punito: il Generale è stato “trasferito” ed il vice-ministro resta al suo posto. Rinuncia alla delega solo per il timore di andare “sotto” alla votazione in Senato in programma per la prossima settimana: una mina in grado di far saltare il governo.
Non mi stupirei però se Visco si riappropriasse silenziosamente della delega tra qualche giorno…
Questo atteggiamento del governo è pericoloso anche sul terreno democratico, è un vero regime.
Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se uno scandalo del genere fosse nato durante il governo Berlusconi. Ricordo ai più distratti che il ministro degli Interni Claudio Scajola, si dimise (lui sì di sua volontà) per un evento nemmeno lontanamente paragonabile a questo sconcio. Per aver detto una frase poco gentile nei confronti del prof. Biagi ucciso dalle Br, il ministro venne messo alla gogna in pochi minuti su tutti i giornali, dalle televisioni ed al Parlamento. Dopo qualche ora presentava le sue irrevocabili dimissioni al Presidente del Consiglio, malgrado tutti gli esponenti della Cdl chiedessero di ritirarle. Dopo pochi giorni tornò in aula sedendosi con grande dignità tra i banchi come un normale parlamentare.
Visco rimane abbarbicato alla sua poltrona e farà la vittima di qualche macchinosa cospirazione, ne sono certa.
Una tremenda vergogna.
Come vergognoso è stato l’atteggiamento di Prodi che poche ora fa, con la solita idiota e mal riposta supponenza e con quel suo sorriso ebete ha dichiarato ai giornalisti che gli facevano notare come la prossima settimana non vi sarà più pericolo per il governo: “Scampato pericolo? Perché è successo qualcosa?”
No, non è successo nulla Professore, come sempre avete solo preso a calci la democrazia.
4 commenti:
"Il comportamento dell'esecutivo è vergognoso. Si colpisce un servitore dello Stato che ha avuto il torto di pretendere il rispetto delle regole" Questo commento è di Lorenzo Cesa, ma posso farlo mio. La prossima settimana dovrebbe essere discussa la mozione di fiducia al generale Speciale fatta da Calderoli. Vedremo cosa saranno capaci di dire e fare. Comunque sono disgustato.
Scampato il pericolo Visco/Unipol/Speciale, ci sono ben altre tegole e temi controversi che aspettano il governo sulla soglia del baratro: Tav, pensioni e riforma elettorale sono solo alcuni degli ingredienti di una torta che rischia di non vedere mai il forno. Certo questi dubbi nella maggioranza non possono di certo diventare pubblici perchè altrimenti farebbero ballare ancora di più questa maggioranza già un pò troppo in movimento. Eppure persistono. Per il momento Prodi ha calmato sia i dirigenti dell'Ulivo e sia quelli dell'Unione cedendo poi alle richieste di Mastella (che intanto si fa i suoi conti al fine di fare il grande salto) convocando una pre verifica per affrontare tutti i temi pre-esposti al fine di trovare un punto in comune. La verifica vera vedrà la luce subito dopo i ballottaggi, ultima ancora di salvezza del prof che però, notoriamente, sono sempre stati favorevoli al centrodestra. Il caso Visco per il momento è stato sistemato, con la complicità del Quirinale che se ne è lavato le mani, destituendo un galantuomo, mentre per gli altri temi, il prof non è riuscito a cavare un ragno dal buco. In verità il premier ha ottenuto solo una piccola proroga della discussione all'interno del Partito Democratico (metà ottobre) e di quella nella maggioranza fra un paio di settimane... E le ha ottenute sempre con il solito metodo delle promesse da marinaio, a lui tanto care, e del buonismo. Trovo però molto difficile poter trovare dei punti in comune fra una maggioranza sempre più divisa su temi tanto complicati ed è impossibile che Romano Prodi, promettendo a tutti di trovare una soluzione condivisa, possa risolvere le cose. Certo lui sa fare politica solo così e sono 50 anni che usa la stessa ricetta, ma purtroppo ora è tardi perchè l'opinione pubblica è stufa... Ecco spiegato il tentativo bislacco di Repubblica di offuscare gli avvenimenti del caso Visco: un governo rimane in carica se legittimato dall'opinione pubblica, altrimenti non sta in piedi!!! A questo punto i cittadini si aspettano delle decisioni importanti per il futuro del paese, ma Romano Prodi aihmè non nè sarà capace perchè privo di spina dorsale politica, se non per i suoi interessi e di chi gli sta vicino....E' un pupazzo!!! Ed in più la grande novità di vera destabilizzazione nel centrosinistra o, come sarebbe più giusto chiamarla, "sinistracentro" sta nei recenti risultati amministrativi... La sinistra radicale (150 parlamentari) ha infatti ottenuto successi dove si presentava in competizione con l'Ulivo, come ad esempio a Taranto, mentre perde, spesso malamente, quando si presenta come alleata. E questo senza dubbio il risultato tangibile che sta facendo riflettere la sinistra massimalista e guardare con più ottimismo la nuova federazione che è in procinto di nascere... Alla luce di questo, se prima mettere d'accordo la parte della sinistra moderata con quella massimalista risultava difficile, adesso risulta invece quasi impossibile grazie alle amministrative... Per questo Romano Prodi si sta caricando di tutte le incrinature e di tutte le difficoltà. E' l'unico modo per evitare di fare un "brainstorming" fra gli alleati che porrebbe fine a questo sfortunato quanto inefficente esecutivo di cui francamente non se ne può davvero più! E sarà proprio la troppa fiducia nelle sue possibilità a farlo cadere prematuramente dalla poltrona...e scommetto che nessuno di noi gli darà una mano a rialzarsi!!! Saluti e baci azzurri, mia cara Alessandra e appena hai un attimo gradirei un tuo commento auno dei miei due ultimi post(da www.giuseppesagliocco.blogspot.com)
Ciao alessandra...è sempre un piacere leggerti. Non ti chiedo come stai perchè dalla grinta con cui scrivi suppongo in perfetta forma. Ti invio il link del mio ultimo articolo su "L'occidentale" con cui collaboro da qualche settimana. Se avrai piacere di leggermi ti aspetto e naturalmente un tuo commento mi sarà sempre gradito. Un abbraccio! Vito
Ecco il link: http://www.loccidentale.it/node/2706
Cara Alessandra su questa questione sono state scritte pagine e pagine di commenti, osservazioni, accuse, difese e preoccupazioni. Più il Governo imponeva la sordina a giornali e telegiornali e più la gravità della questione emergeva. Poi l'atto del Governo: la farsa e la violenza di un provvedimento che privilegia il sopruso al dovere.
E' arrivato il momento di porsi alcune domande che in questo caso sorgono veramente spontanee. Cosa c'è dietro a questa questione? E' possibile che un Governo, una maggioranza, un Presidente del Consiglio e persino un Capo dello Stato non siano riusciti a chiedere il sacrificio di Visco? Il sacrificio di un signore che era già inviso al Paese. Quale Governo, privo di altri scopi, non avrebbe chiesto ad un Vice Ministro di fare un passo indietro? Motivi di buon senso per farlo c'erano ed il segnale di correttezza sarebbe emerso, anche a vantaggio della maggioranza che si sarebbe mostrata capace di emendare le responsabilità e gli errori dei suoi uomini. Visco non è stato difeso da tutta la maggioranza. Molte zone d'ombra sono emerse anche all'interno del Governo, tant'è che molti ministri hanno disertato la riunione del Consiglio che ha emanato il provvedimento di rimozione del generale Speciale. Anche tra i media, solitamente allineati, si sono levate voci di dissenso. Qual'è allora la ragione per cui Visco è ancora al suo posto? Quale la ragione della rimozione del Comandante Generale della Guardia di Finanza? Cosa si vuole nascondere e cosa si vuole tentare di non far emergere? Nel mio articolo per l'Occidentale ho fatto cenno ad un dichiarazione del dalemiano La Torre, sempre sulla questione Unipol. Questi vorrebbe che la magistratura inquirente ritenga irrilevanti penalmente le intercettazioni di Consorte e pertanto che non siano mai pubblicate. Un caro saluto. Vito
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