E’ facile il paragone con il povero Giannini che negli anni ’40 fondò il suo giornale e successivamente il partito che ebbe un grande quanto brevissimo successo. Lui dovette dopo pochi mesi cedere le armi ed il partito si smembrò tra la Dc e l’Msi. Il Fronte dell’Uomo Qualunque, partito populista moderato si sciolse come neve al sole al momento del confronto parlamentare e come tutte le cose nate con enfasi ma disorganizzazione scomparve con grande amarezza di Giannini.
Grillo sta cavalcando la stanchezza di parte degli italiani ed approfittando della spontaneità dei giovani della rete sta avendo il successo che da troppo tempo l’aveva abbandonato.
Le richieste fatte potrebbero anche essere in parte condivisibili ma sono eccessive ed in parte contraddittorie. Bene l’ineleggibilità di chi ha ricevuto condanne definitive, ma i due anni di mandato non hanno una logica se si chiede al popolo di eleggere i propri rappresentanti. Se un eletto viene apprezzato dal proprio elettorato due legislature sono poche ed il popolo dovrebbe essere sovrano.
Insomma uno spettacolo ben architettato, con un abilissimo uso della rete e dell’ingenuità giovanile, ma dai contenuti molto scontati. I toni sono ancora quelli di “Te la do io l’America”, la mimica ancora sempre quella, le parole cariche di ovvie banalità.
Con tutto ciò, la politica ascolti il malumore, soprattutto chi sta governando ascolti gli insulti del Grillo qualunque.
Cantava De Andrè “Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”, ecco Grillo quando fa il novello tribuno dell’Italia delusa, dovrebbe ricordarsi di quella condanna per la morte di tre persone per sua colpa grave, ma non è fondamentale, la cosa importante in questo momento è cavalcare l’onda…
Grillo sta cavalcando la stanchezza di parte degli italiani ed approfittando della spontaneità dei giovani della rete sta avendo il successo che da troppo tempo l’aveva abbandonato.
Le richieste fatte potrebbero anche essere in parte condivisibili ma sono eccessive ed in parte contraddittorie. Bene l’ineleggibilità di chi ha ricevuto condanne definitive, ma i due anni di mandato non hanno una logica se si chiede al popolo di eleggere i propri rappresentanti. Se un eletto viene apprezzato dal proprio elettorato due legislature sono poche ed il popolo dovrebbe essere sovrano.
Insomma uno spettacolo ben architettato, con un abilissimo uso della rete e dell’ingenuità giovanile, ma dai contenuti molto scontati. I toni sono ancora quelli di “Te la do io l’America”, la mimica ancora sempre quella, le parole cariche di ovvie banalità.
Con tutto ciò, la politica ascolti il malumore, soprattutto chi sta governando ascolti gli insulti del Grillo qualunque.
Cantava De Andrè “Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”, ecco Grillo quando fa il novello tribuno dell’Italia delusa, dovrebbe ricordarsi di quella condanna per la morte di tre persone per sua colpa grave, ma non è fondamentale, la cosa importante in questo momento è cavalcare l’onda…
Poi si vedrà.
9 commenti:
Carissima Alessandra, sono contento che hai visualizzato una pagina su Beppe Grillo, ciò mi dà l'opportunità di svolgere alcune considerazioni sul suo fenomeno, e in ultimo anche sulla sua persona. Potremmo già chiamare grillismo il movimento del comico genovese, con caratteristiche già in parte delineate, e altre ancora da svilupparsi. Il primo elemento è il suo radicalismo di "pancia", espresso molto bene dall'espressione, già motto e marchio distintivo di riconoscimento, del "vaffa". Non vorrei fare facili e semplicistiche, oltre che esagerate, analogie storiche con il passato, ma una certa affinità con l'altrettanto energico "me ne frego", mi pare quanto meno significativo: in tutti e due i casi si esprime sia arroganza e baldanza, sia impazienza nel volere tutto e subito. Ed è proprio questo hic e nunc che fa sì che vengano ferocemente attaccati i mediatori istituzionali della politica, i partiti, troppo lenti, ipocriti, corrotti, sonnecchiosi, sia di centro sinistra, sia di centro destra, anzi, la critica più agguerrita, come è sempre accaduto ai movimenti radicali, è stata fatta proprio verso quella sinistra che ha tradito le speranze, si è imborghesita, e verso i movimenti radical chic e girotondini formati da cineasti e intellettuali. Per il centrodestra è già implicita la condanna, espressa nell'epiteto contro Silvio Berlusconi di essere un "nano maledetto e mentitore". Dall'altra parte, Prodi è solo un molle e sonnecchioso "valium". Questo radicalismo di "pancia" impaziente e aggressivo, ben si sposa con un altro elemento del grillismo, ovvero l'aver individuato una nuova classe sociale, per lo più formata da giovani, ma non solo, che si farebbe portatrice della nuova rivoluzione:il popolo di internet. Tutti i commenti dei sostenitori internauti di Grillo sono caratterizzati da un atteggiamento messianico, loro sono i giusti, i liberi, che attraverso il loro maestro devono spazzare via il marcio, la corruzzione, l'illegalità. Ovviamente tutto il negativo, per il momento, è rappresentato, come dicevamo, dai politici, e su di loro si abbatte il furore rivoluzionario. Terzo elemento è la consueta strumentalizzazione, o meglio conflagrazione, di oggettive difficoltà sociali, psicologiche e politiche dell'Italia di oggi. Politicamente milioni di elettori del centrodestra sono stati sconfitti da un'ambigua e poco chiara manciata di voti, altrettanti milioni di elettori del centrosinistra sono amaramente delusi dal fallimento del Governo Prodi. Se sommiamo difficoltà economiche, tassazione esosa, delinquenza incontrollata, anche dovuta ad un'immigrazione selvaggia, il quadro che si viene a delineare è certo fosco, e diventa terreno fertile per il grillismo, per la sua rapida diffusione, che naturalmente potrebbe svanire rapidamente o potrebbe ingigantirsi sempre più. In ultimo, mi si permetta un'annotazione psicologica su Beppe Grillo. Il suo continuo dito puntato, e il suo feroce accanimento contro ogni difetto personale dei suoi avversari, mi permette di dire, visto che lui lo fa continuamente, che l'omicidio colposo per cui è passato in giudicato, per aver causato la morte, nel 1980, di tre persone, due adulti e il loro bambino, in un incidente automobilistico, come dice l'Onorevole Carlo Giovanardi, capitato ad altri avrebbe spinto ad una vita da frate trappista o ad umile raccoglimento, lui no, Grillo accusa continuamente. Il buon Giovanardi non ha considerato che per le inconsce dinamiche psicologiche, ciò è abbastanza logico, perchè quando il senso di colpa diventa troppo feroce, diventa anche insostenibile da gestire, e allora con un tipico meccanismo di difesa dell'apparato psichico, si proietta verso l'esterno, e lo si incarna in cose o persone, e quest'ultime le si aggredisce con accanimento, a torto o a ragione. Se poi si trova anche un'ideologia, vedi il grillismo, è ancora meglio. Per tutte le ragioni che ho esposte, sarebbe bene non sottovalutare l'azione di Grillo e dei suoi sostenitori internauti. Sicuramente, avremo in seguito ancora l'occasione, lo sento, per ritornarci sopra.
Grande Alessandra...bellissimo articolo.
Cordero
Caro sirio, come sempre hai fatto una analisi lucida degli eventi e concordo con te, ne parleremo ancora... Grazie.
Ti ringrazio Cordero, sono lieta ti sia piaciuto!
Carissima Alessandra, non vorrei sembrare troppo invadente, ma utilizzerò ancora il tuo spazio per ulteriori considerazioni sul Grillismo di Beppe Grillo. Come si giustifica questa attenzione? Dirò subito che male farebbero i politici con i loro partiti, e gli intellettuali che il più delle volte li sostengono scusandoli e giustificandoli, a non prendere sul serio Grillo utilizzando la scontata battuta che a un comico si risponde ridendo. La mia analisi presuppone una estrema serietà. Dov'è il nucleo fondamentale del Grillismo che ha così scosso il Palazzo? E' nella sua critica globale e radicale di fare a meno dei partiti. Da un punto di vista del realismo politico è senza dubbio una idea paradossale, e anche provocatoria, ma da un punto di vista culturale nasconde una grandissima verità: i partiti italiani sono sempre stati delle organizzazioni del potere, delle dittature dove l'elettore ha sempre contato poco e niente. Questo già lo diceva tanti anni fa il grande politologo liberale Giuseppe Maranini. E' stata recente la messa in discussione della partitocrazia, con l'azione dirompente, prima di Bossi, e soprattutto, di Silvio Berlusconi poi.Questa azione però è stata purtroppo parziale, sia per la contrapposizione del grande partito comunista italiano( e poi PDS, DS, e forse PD), sia per l'opposizione combinata dei partiti cattocomunisti, e devo dirlo a malincuore, sia per gli stessi alleati all'interno della Casa Della Libertà. Passare da una democrazia formale ad una sostanziale richiede grande coraggio, che si abbandoni privilegi, ma soprattutto potere, e questo non tutti sono disposti a farlo. Il ricambio delle dirigenze politiche è doveroso in una vera democrazia, a prescindere se altre democrazie lo attuano. Ma questo ricambio, è qui nascono i veri problemi e le vere opposizioni, non deve avvenire solo all'esterno dei partiti, ma anche al loro interno. Se è vero che l'azione politica deve fare i conti con la realtà contingente, è anche vero che se non riesce a concretizzare certi fini ideali poi deve fare i conti con il malcontento popolare. Unico rimedio al potere e alle sue tentazioni è un profondo ricambio esterno( poche legislature parlamentari)ed interno( ricambio periodico di tutti i dirigenti dei partiti). L'unico antitodo all' antipolitica del Grillismo è una sostanziale opera di riforma dei partiti politici. Il rischio è grande, l'alternativa è l'abbattimento delle istituzioni e un'ondata di fanatismo pericolosissima, che non di rado produce morti, disastri sociali,perturbazioni mentali violentissime. Grillo ha fatto, dal suo punto di vista, un gravissimo errore strategico: se avesse incitato alla futura astensione dal voto sarebbe stato in linea con la sua dirompente azione antipolitica, auspicando liste civiche con il suo bollino di garanzia ha convalidato la famosa frase che le rivoluzioni iniziano nel sangue e finiscono nella carta bollata. Però non commettiamo noi l'errore di tirare un sospiro di sollievo, come ho visto fare ad ancuni politici, specie di sinistra, perchè al di là di Beppe Grillo, c'è il Grillismo, il malcontento che come un'onda si è catalizzato intorno a lui. Se i politici non vogliono esserne sommersi, prendano sul serio la sfida e pensino ad un serio e sostanziale riformismo.
Anche questo tuo contributo è puntuale e perfetto. Condivido le tue parole e la tua analisi, caro sirio!!
alessandra mi sono iscritto solo per dire una cosa..ke blog di mer*a..ma davvero..gli italiani come te sono scadenti in tutto e per tutto,la sinistra fa veramente skifo come dimostra questo governo,ma pensandoci quello di prima era davvero di mer*a..quindi sai bene ke la mer*a piu la giri piu puzza..un blog ke si presenta con berlusconi il "mio"presidente..i link consigliati libero,il giornale,ahahahaha..ci mancava mediaset.it ed eravamo a posto..detto questo come fai tu a criticare la rai,prodi(niente di eccezionale..ma berlusca..) e soprattutto ki sei tu per criticare grillo,non sara' mai un politico ma di sicuro ha piu diritto di te di parlare..dicendo cose vere,e non questa falsa ideologia portata avati da gente come te ke basa tutto sull'irreale,sull'immagine portata avanti con insistenza..ormai al vomito,basta guardare la scelta delle foto ke allestiscono il blog..se si puo kiamare blog,a volte parli da sola..ah!!ora ci sono vuoi fare concorrenza a grillo con i tuoi monologhi di basso livello..prodi sta attaccato alla poltrona,ma se gli dovesse andare male è pur sempre un professore,e tu invece ,se ti tolgono sto straccetto d'immagine ke hai ke andrai a fare..ah giusto l'antagonista di grillo!!!ha ragione.. andate a FAN*ULO!!!!!!..purtroppo censuro perkè vedo ke si toccano con sensibilita' i temi religiosi e si commentano le frasi del papa..voi pure cattolici..mha..ciao casa delle libertà..buona fortuna finkè avrete vita!!!
Bene bevhla, ora che hai dato il tuo dotto contributo sarai soddisfatto... Tra asterischi, punti esclamativi, "k" alla rinfusa e puntini vari i concetti espressi diventano secondari, per fortuna.
Tranquillizzati caro bevhla, io ho un lavoro, una famiglia e non vivo certo per la rete! Però posso scrivere sul mio blog quando voglio ciò che voglio, se non ti aggrada passa ad altro, ti assicuro che non soffrirò!
Non voglio fare competizione a nessuno, tanto meno al giullare saltellante che sta massacrando già a sufficenza la sinistra. Scrivo ciò che penso, capisco che per te sia una situazione inarrivabile perchè ti manca la materia prima, ma qualcuno ci riesce.
Stammi bene caro anonimo, anzi Karo anonimo. :D
Cara Alessandra, il confronto fra il fronte dell'uomo qualunque fondato da Guglielmo Giannini e il movimento di Grillo (FDUQ) è piuttosto forzato.
Il movimento dell'uomo qualunque che si presentò come un partito di tipo tradizionale (e partecipò attivamente a ben due governi De Gasperi) ebbe connotati fortemente conservatori rispetto alla struttura sociale e un approccio liberale nei temi economici.
Esso è invece assimilabile a quella parte di cittadinanza che attualmente mal sopporta il controllo dello stato negli affari propri, e che possiamo individuare nei liberi professionisti, nella piccola imprenditoria e nel commercio oltre che nella malavita organizzata.
Essi si rappresentano egregiamente nella frase "Questo è il giornale dell'uomo qualunque, stufo di tutti, il cui solo, ardente desiderio, è che nessuno gli rompa le scatole." apposta da Giannini al suo organo di stampa ufficiale.
Il confronto con il movimento fascista è altrettanto superficiale, nel pensiero fascista il cittadino è al servizio dello stato è invece presente nel movimento di Grillo un forte senso costituzionale e antidirigista che si rappresenta nel principio della centralità della persona umana.
Cordialmente
Ishuara Regis
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