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10 ottobre 2008

CREDO NELL’ITALIA E NEL “NOSTRO” G14


La crisi è globale e le soluzioni devono esere globali.
Bene che i Presidenti dei paesi europei ed extraeuropei si incontrino per trovare la via giusta.
Domenica il Presidente Berlusconi si incontrerà nuovamente a Parigi con gli altri leader, ma importantissimo sarà il G8 con la presidenza italiana che si terrà alla Maddalena in luglio.

In realtà non sarà un G8, ma un vero e proprio G14 allargato perciò a Cina, India, SudAfrica, Egitto, Messico e al Brasile in modo che sia rappresentato una altissima percentuale dell’economia mondiale.

Saremo noi italiani al centro del mondo e certo sapremo trovare con gli altri governi, la direzione corretta.
Solo così si potrà far fronte ad una crisi economica che non credo colpirà la nostra nazione, ma che potrà riflettersi sul nostro sviluppo e sui consumi.

Certo non siamo in un momento di florido sviluppo, ma non siamo nemmeno in recessione. Le nostre banche hanno sempre avuto un comportamento molto dogmatico con la clientela. Certo non sono stati concessi mutui in allegria, anzi, ci siamo sempre lamentati della rigidità delle banche. Spesso si diceva che le banche finanziassero chi già aveva i soldi…

Bankitalia ha controllato il sistema delle banche insieme al Governo e non sono emerse difficoltà. Il patrimonio delle banche è sufficiente per coprire l’esposizione bancaria verso i debitori. Solo Unicredito ha avuto una vera necessità di un aumento di capitale che è stato risolto in pochi giorni.
Se comunque una banca dovesse aumentare il capitale e non trovasse il denaro sul mercato, interverrebbe il Tesoro sottoscrivendo l’aumento di capitale, ma senza possibilità di voto in assemblea quindi non diventando azionista come ad esempio in Inghilterra che sta nazionalizzando il mondo bancario.

La Borsa è in continuo ribasso. E’ vero, in questo momento c’è il panico e la reazione folle è vendere, forse invece sarebbe proprio questo il momento per comprare azioni. Naturalmente di società solide. Tra qualche mese il valore delle azioni tornerà in equilibrio e chi oggi ha comprato a 5 si troverà con valore 15.

L’unico pericolo è che il sistema bancario si avviti su se stesso e abbandoni il sostegno ai piccoli e medi imprenditori che serve per sviluppare le aziende o peggio chiedano un rientro sui prestiti già fatti.

Bankitalia però, su suggerimento del Governo, ha già attenzionato le banche affinché ciò non avvenga.

Intanto è stato varato il decreto legge in vigore da oggi, allo scopo di dare fiducia ai risparmiatori, garantire stabilità alle banche e liquidità. Si tratta di un insieme di norme di tutela e di garanzia, che vogliono prevenire le ricadute della crisi nel nostro Paese.

Sono convinta che il Governo Berlusconi sappia proteggere gli italiani e che un atteggiamento responsabile e positivo, possa tranquillizzare gli animi ed uscire da questa crisi mondiale di fiducia.


Forse per la prima volta dopo secoli, potremo insegnare qualcosa al mondo.

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