"Ho urlato con quanto fiato avevo in gola. Poi ho capito che nessuno poteva sentirmi. Ho chiuso gli occhi ed ho sperato che tutto finisse il più presto possibile"
"Si sono avventati su me e il mio ragazzo con una furia disumana, ho provato ad urlare, a resistere, a cacciarli ma ero terrorizzata e poi improvvisamente mi è mancata la forza fisica"
“Erano degli animali, non dimenticherò mai”
Queste le poche parole di una ragazza di 21 anni che ha visto picchiare e legare il suo fidanzatino di 24 anni e poi si è trovata sola, disperata, terrorizzata e inerme nelle mani di cinque energumeni senza scrupoli che non avevano niente da perdere.
Cinque uomini e una donna. Cinque vigliacchi che si sono sentiti molto forti. Nessuna pietà. Solo la voglia di sfogare i propri istinti su una femmina.
Tra il fango e l’immondizia. Al freddo.
Provate ad immaginare per un secondo cosa significhi essere privati della propria libertà ed essere violati nella propria intimità da cinque uomini violenti che non ti rispettano come essere umano, ma ti trattano come una bestia.
E’ umiliante, avvilente, degradante. Un dolore immenso psicologico e fisico. Un dolore che non potrà mai attenuarsi.
Inutile dire che le pene dovrebbero essere più dure, che per la violenza sulle donne e sui bambini non ci dovrebbe essere perdono.
In questo momento voglio pensare a quella ragazza che potrebbe essere mia figlia. Vorrei poterla aiutare a far sparire dalla pelle la puzza nauseante di quei cinque bastardi.
Dalla mente il buio del male.
1 commento:
Queste situazioni sono vergognose. Per fortuna oggi al tabaccaio di milano è stato riconosciuta la legittima difesa.
Il rischio altrimenti è che la gente non abbia più alcuna fiducia nella giustizia.
Grazie per i tuoi puntuali commenti.
Enzo
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