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18 gennaio 2009

BATTISTI, SE SEI UN “UOMO” TORNA IN ITALIA !



Questi terroristi, gli uomini e le donne degli anni di piombo sono davvero dei vigliacchi.

Hanno ucciso, rapito, gambizzato, rapinato sempre incappucciandosi a dovere e quando hanno potuto sono fuggiti all’estero. Hanno insanguinato il loro cammino per poi darsela a gambe.

Uno di questi “eroi” è sicuramente Cesare Battisti. Componente del gruppo dei Proletari Armati per il Comunismo, questo signore dopo aver ucciso quattro innocenti e portato a compimento decine di rapine, è stato giustamente condannato all’ergastolo. Dopo due anni di carcere Battisti riesce a fuggire scappando prima in Francia e poi, quando l’aria parigina si stava facendo più pesante, è corso in Brasile.

Oltre a domandarci dove o da chi prendesse (e prenda) il denaro per vivere con la famiglia in un ricco quartiere di Parigi, domanda cui in parte ci rispondiamo sapendo dei contributi giunti da molti intellettuali della sinistra intellighenzia italiana, ci chiediamo anche se la continua fuga faccia parte del personaggio brutto e dannato. D’altronde un intellettuale come Battisti che ha frequentato ben 3 anni di liceo per poi decidere che era meglio sparare in testa alla gente ed oggi scrive romanzi noir, merita l’aiuto e l’ammirazione di tutti! Lo dimostrano le centinaia e centinaia di firme raccolte nel 2004 da un sito di sinistra per protestare "contro questo scandalo giuridico e umano” (l'arresto) e per chiedere “la liberazione di Battisti". Firmato da molti intellettuali francesi e da italiani di rango: Valerio Evangelisti, Vauro (il vignettista de "il Manifesto" e di Santoro), Giuseppe Genna, Lello Voce (poeta), Nanni Balestrini (poeta e romanziere), Antonio Moresco (scrittore), Tiziano Scarpa (romanziere e poeta), Daniele Ferrario e Guido Chiesa (registi), Massimo Carlotto (scrittore), Mauro Trotta (scrittore), Ugo Tassinari (giornalista), Giuseppe Panella (filosofo), Massacci (ordinario di storia contemporanea a La Sapienza), Sabrina Deligia e Checchino Antonini (giornalisti di "Liberazione"), Sandro Provvisionato (giornalista del Tg5), Augusta Molinari (storica), Pino Cacucci (scrittore), Roberto Saviano ("Gomorra"). E poi i politici: Paolo Cento (per fortuna ex sottosegretario all'Economia), Mauro Bulgarelli (Verdi), Giovanni Russo Spena (per fortuna ex capogruppo al Senato del Prc), Graziella Mascia (per fortuna ex deputato del Prc).

Per questi signori Battisti è un perseguitato, un eroe, un intellettuale e quindi bisogna aiutarlo...

Anche il ministro della giustizia del Messico Tarso Genro, la pensa così ed infatti si permette di dichiarare: "E' tradizione del Brasile considerare di concedere lo status di rifugiato politico ogni volta che riteniamo che esiste un fondato timore di persecuzione politica contro un cittadino" e non solo Battisti tra qualche giorno potrebbe lasciare il penitenziario Papuda di Brasilia

“Persecuzione politica” in Italia? L’ergastolano “rifugiato politico”?

E’ proprio vero, certa ideologia rende ignoranti, ma soprattutto ciechi. Deforma la realtà, rende impossibili giudizi liberi ed equi e crea mostri sanguinari che si nascondono nel buio protetti da altrettanti mostri.

E il mostro non torna, sorride nel buio. Per ora.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo delinquente è un assassino non un rifugiato politico e quei venduti di brasiliani pensino ai loro problemi politici, non ai nostri.
Siamo alla follia, la Bruni Sakozy che mette il becco sulla brigatista e riesce a farla restare in Francia, ora sti poveracci di brasiliani ci danno degli illiberali e dei persecutori politici...
Grazie Alessandra, perchè scrivi sempre grandi verità.

Enzo

Enzo Lorenzi ha detto...

Non c'è nulla da aggiungere. Battisti vigliacco e assassino.