Pagine

14 giugno 2006

E' SEMPRE LUI: L' UTILE IDIOTA


Le inattese stilettate di Eugenio Scalfari in direzione di Prodi centrano il problema ma non il bersaglio. Scaricare la responsabilità sul premier ha il sapore beneducato dell’atteggiamento democratico e rispettoso di un corretto gioco dei poteri. Prodi è il capo del governo e della sua coalizione, quindi la suprema autorità istituzionale e politica. E’ quindi naturale criticarlo per l’andamento e le scelte del suo governo. Ma qui già si commette un grave errore prospettico. Che Prodi sia il leader nominale, non vuol dire che le leve del potere siano nelle sue mani.
Accanirsi su Prodi è come prendersela con il volto stampato sulle banconote dell’Unione quando il governatore della banca centrale che le emette è un altro – o sono altri?
In parole meno elevate: Prodi c’ha messo la faccia, e la carriera politica. E’ la maschera principale dell’Unione; ma dietro alla sua maschera ci sono molti altri attori. Ci sono i partiti, piccoli e grossi, centralisti o federalisti, liberali o statalisti, moderati o radicali, le cui differenze ideologiche, apparentemente così aspre, sono sfumature di un colore solo.
Ci sono poi i colonnelli, i capi corrente, le cerchie e le loro rivalità. Ma ci sono anche potenti forze sociali raccolte sul lavoro e sulla grande industria. Sono arrivate, anzi tornate, le masse violente, giovanili e non, che usano le piazze come sfogo di pulsioni incompatibili con le regole della politica liberaldemocratica. Il risultato è un potere impersonale – perché frammentato in un pulviscolo di centri di poteri scoordinati.
Oggi è Prodi, domani sarà D’Alema o dopodomani Rutelli. Uno vale l’altro.
E’ chiaro che una tale strategia politica è finalizzata soltanto alla conservazione del potere, anche se esposto ai colpi dell’opposizione.
Unione è la parola veramente adatta a sintetizzare questa realtà, fornendo al Prodi di turno l’alibi in cui insabbiare le proprie colpe, ma anche se stessi.

3 commenti:

Chris ha detto...

Che Prodi sia "il capro espiatorio" per varie persone dietro di lui, è palese. La sua accondiscendenza su ogni proposta fatta dai suoi alleati ne è una riprova.

ALESSANDRA FONTANA ha detto...

E non solo Chris, ora sta diventando anche il cagnolino di Zapatero...

Chris ha detto...

E costretto ad esserlo, per mantenere la poltrona sotto il culo!