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16 giugno 2006

TREMONTI - PADOA SCHIOPPA : 1 - 0

E' andato in scena il 15 giugno il primo faccia a faccia tra il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa e il suo predecessore Giulio Tremonti. Terminato l'intervento del nuovo inquilino di via XX Settembre davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, quando ha preso la parola Tremonti, non l'ha fatto, come era facile immaginare, per rivolgere al nuovo ministro una semplice domanda alla stregua degli altri suoi colleghi. Il vicepresidente della Camera e numero due di Forza Italia consegna un intervento lungo e articolato, con cui difende la sua Finanziaria e rinvia al mittente le accuse di aver lasciato i conti allo sfascio. Ma se Padoa-Schioppa ha duellato con Tremonti di fioretto, l'ex ministro dell'Economia e' partito impugnando la spada. L'unica commissione di cui tengo conto per la certificazione dei conti e' quella europea, ha sempre sostenuto Tremonti. La Commissione, cioe', che come l'Ecofin aveva emesso un giudizio positivo sulla Finanziaria 2006. Dunque esordisce Tremonti "chi sono questi signori che compongono la commissione che ha operato questa 'due diligence' sui conti? Quella commissione che prende il nome da Faini: sbaglio o e' lo stesso Riccardo Faini che parlava da un sito di centrosinistra durante la campagna elettorale?". Il sito in questione e' la voce.info animato da Tito Boeri docente della Bocconi e vicino al centrosinistra.
La composizione della commissione, ha insistito Tremonti, non e' stata mai resa nota, si dice composta da tecnici della Ragioneria generale dello Stato, della Banca d'Italia e dell'Istat: vorrei conoscerne nomi e cognomi credo che sia un atto dovuto al Parlamento". Il discorso di Tremonti e' chiaro: perche' far passare come tecnici uomini che sono impegnati politicamente? Nulla di illegittimo che siano impegnati politicamente, ma per dignita' dovrebbero dirlo, e' il suo ragionamento. Oltre Faini, Tremonti cita Giuseppe Pisauro, altro membro della commissione Faini e altro collaboratore della voce.info. Insomma, "e' un cattivo servizio - dice Tremonti - venire in Parlamento con un documento la cui origine e' in ombra. E questo da' alla suddetta commissione un certo tasso di non credito". Il lavoro della misteriosa commissione Faini e' poi un lavoro che Trenonti definisce buono nella sua parte strutturale, ma contestabile per la sua parte critica e politica. Che ha un vizio d'origine, per cosi' dire: la commissione finisce per condurre l'analisi sullo stato attuale dei conti con le intenzioni del governo. L'obiettivo del 3,8 per cento del deficit-pil e' raggiungibile con la Finanziaria 2006 e anche la revisione al 4,1 e' compatibile e non drammatica. Il punto e' che gli scostamenti, che addirittura Padoa Schioppa prevede di un punto in piu' a fine anno rispetto a queste cifre, secondo Tremonti, si devono alla volonnta' di non applicare la Finanziaria 2006. E questa volonta' traspare dalla 'due diligence' e alla compagnia di Faini alla fine non tornano piu' i conti.
Il buco, per intenderci, si creera' se si compieranno diverse scelte politiche da quelle relative all'applicazione delle procedure automatiche contro le regioni che hanno sforato la spesa sanitaria e la non applicazione del concordato fiscale. Questo sostiene Tremonti. E ancora: "Attenzione - aveva detto Padoa Schioppa - al debito che e' destinato a salire. Se con la commissione Ue si puo' ragionare perche' li conosciamo e sono persone in carne e ossa come noi, i mercati appena sentono odore di sangue si sentono tonificati". Attenzione a voi, replica Tremonti, le agenzie di rating vi salteranno addosso se toccate la riforma delle pensioni che e' stata varata per garantire la sostenibilita' dei conti pubblici. A Tremonti, Padoa-Schioppa promette di rispondere in maniera seria in altra occasione dal momento che il suo lungo intervento non merita di essere liquidato con due battute brevi. Ma, aggiunge a tanto garbo una frecciata velenosa: "Il tempo e' denaro: come e' difficile non sforare la spesa pubblica, cosi' e' difficile non sforare sui tempi" E poi non e' vero, si difende il ministro dell'Economia, che non intendo applicare la Finanziaria: la situazione sui conti anche applicandola rimane seria. Ma se i conti sono allo sfascio, aveva detto Tremonti, come si puo' promettere di tagliare il cuneo? Alle sollecitazioni di Tremoni sulla commissione Faini da Padoa-Schioppa non arriva nessuna risposta.


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