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18 giugno 2006

REFERENDUM 25-26 GIUGNO : 7 VOLTE SI !


1) Devoluzione
Le Regioni potranno decidere e legiferare su sanità, polizia regionale
e istruzione, con migliori prestazioni per i cittadini e meno sprechi,
più trasparenza e più efficienza.
2) Senato Federale
È l’assemblea che rappresenta le Regioni. I senatori saranno eletti
contestualmente ai Consigli regionali.
3) 20% in meno dei Parlamentari
Diminuisce il numero dei parlamentari 518 alla Camera, invece di
630; 252 al Senato Federale, invece di 315.
Si avranno così meno spese e più funzionalità.
4) Parlamento più giovane
Deputati eleggibili a 21 anni, senatori a 25.
5) Fine del Bicameralismo Perfetto
Finalmente si saprà chi fa che cosa. La Camera deciderà sulle
materie attribuite allo Stato, mentre il Senato Federale traccerà i
principi generali sulle materie che interessano direttamente le
Regioni. Si avranno leggi realizzate in tempi più brevi, fatte meglio e
con minori costi per i cittadini.
6) Elezione diretta del Primo Ministro
Gli elettori scelgono direttamente il Primo ministro, la sua
maggioranza e il programma di governo.
7) Federalismo Fiscale
Oggi la maggior parte delle entrate fiscali va allo Stato (Roma) che
ne trasferisce solo una parte agli Enti Locali e alle Regioni.
Con il Federalismo fiscale, invece, la maggior parte delle entrate
fiscali andranno direttamente agli Enti Locali e alle Regioni in modo
da poter garantire migliori servizi ai cittadini.


Grazie a Renato Brunetta

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