23 giugno 2006
LA LINEA DURA DI SILVIO
La linea di Berlusconi. Al centrosinistra che dice “dialogo dopo la vittoria del NO”, Berlusconi risponde con “dialogo dopo la vittoria del SI”.
E spiega: “Dopo il SI siamo disposti a sederci attorno a un tavolo con la sinistra per raccogliere i loro suggerimenti migliorativi perché noi siamo persone aperte”. Tuttavia ha dato una impostazione più largamente politica che risulta centrata sui alcuni punti:
- “Prodi è un leader debolissimo e patetico”
- “Nessun italiano può sentirsi degno di essere tale se domenica non voterà SI alla riforma costituzionale”
- Impossibile dopo il voto aprire un dialogo con una maggioranza che “ha occupato militarmente ogni istituzione”
- “Le irregolarità riscontrate non hanno altra spiegazione se non con brogli elettorali, si ricontino le schede”
- “I primi dati emersi dal lavoro delle giunte della Camera che stanno ricontando i voti espressi dagli elettori alle elezioni politiche fanno gridare allo scandalo. Il calo delle schede bianche è infatti del 60% con punte in Campania del 75% in meno e in Calabria dell'86% in meno”
- “Se riusciremo a scuotere la gran massa dei nostri elettori noi riporteremo non soltanto un risultato ottimo per il nostro futuro, ma significheremo alla sinistra che non sono i padroni del Paese”
- “Noi ribadiamo di contestare duramente il risultato delle elezioni politiche soprattutto in forza del fatto che le schede bianche alla Camera sono risultate 40.000 in meno rispetto al Senato, eppure alla Camera avevano diritto a votare più persone. Questa è la manifestazione evidente dei brogli elettorali”
- “Stiamo cercando di spiegare i contenuti della riforma agli italiani, ma non è facile. In questi giorni c'è un gran clamore: ci sono i campionati mondiali di calcio e sembra che la sinistra, col solito tempismo, si sia scatenata con vicende che riempiono le pagine dei giornali e distraggono gli italiani”
- “Da questa sinistra non sono mai arrivate proposte.”
Da queste frasi si deduce che Berlusconi non ha intenzione di prendere in considerazione scenari complicati. Punta alla vittoria del SI al referendum e contesta il risultato del voto alle elezioni nazionali.
E’ una linea dura che mette in difficoltà la sinistra, ma è soprattutto una linea chiara.
Berlusconi denunzia un Governo che “non governa da due mesi” a causa delle divisioni interne della maggioranza.
Se vincesse il SI, la maggioranza andrebbe incontro a grosse difficoltà.
Se vincesse il NO, Prodi avrebbe una boccata di ossigeno.
E’ probabile che questa linea dura sia pagante.
Noi siamo con lui.
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1 commento:
E come volevasi dimostrare Bertinotti ha già detto che ci vorrà una lunga pausa di riflessione prima di apportare qualche modifica alla Costituzione.... Quanto era previsto!!!!
A.
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