Tra qualche giorno si insedierà il sindaco Moratti.
Prima però di cominciare a giudicare la Milano di Letizia Moratti, vorrei fermarmi un momento e rendere omaggio a chi si è preso cura della mia città per nove anni.
Il sindaco Albertini, un sindaco serio, un sindaco che ha lavorato molto. Infatti i milanesi lo hanno premiato con due mandati, hanno compreso la concretezza della sua amministrazione. Persino a sinistra!
Dopo Tangentopoli e gli anni dell’invisibile Formentini, Milano voleva fatti e li ha avuti. Ma tanti davvero. Voglio ringraziare Albertini perché ha contribuito a farmi sentire fiera di essere milanese. Grazie per il restauro a velocità record della Scala, per il prolungamento dei metrò, per aver raddoppiato le aree di verde pubblico, grazie per i depuratori immersi nel verde a Nosedo, San Rocco e Peschiera Borromeo, per i nuovi parcheggi di corrispondenza. Grazie per la nuova Fiera di Rho-Pero con due milioni di metri quadri per spazi espositivi che fanno grande la nostra città nel mondo, per il teatro Arcimboldi, grazie per quei due splendidi progetti nell’area di Garibaldi-Repubblica per la Città della Moda e in zona Rogoredo-Montecity dove Norman Foster farà sorgere Santa Giulia: parchi, appartamenti cablati e informatizzati, 24mila parcheggi e un centro congressi. Grazie sindaco Albertini per aver concretamente migliorato il traffico in città con gli innumerevoli lavori eseguiti, per aver aumentato il livello della sicurezza con la videosorveglianza e per l’inceneritore di Silla2 che bruciando i rifiuti genera energia. Insomma stiamo parlando di un record che nessuno è riuscito ad eguagliare: sei miliardi di euro di opere pubbliche senza considerare quelle eseguite con il contributo dei privati. Come avrete inteso, intendo rendere merito ad un uomo che ha fatto in nove anni ciò che nei decenni precedenti non era nemmeno stato immaginato e ha ridato a Milano la fierezza che il vero motore economico del nostro paese meritava di ritrovare.
L’imponente lavoro di Albertini sarà la piattaforma su cui costruire il grande successo del sindaco Moratti.
Il suo programma per Milano è ormai noto, i valori irrinunciabili della signora Moratti e della Cdl sono la libertà, la responsabilità e la partecipazione. La centralità della persona e della famiglia, il primato della società civile, la solidarietà, la sussidiarietà e la modernità sono i punti fermi della nuova amministrazione.
Milano ha la capacità di anticipare sempre il futuro, di cercare e di trovare soluzioni nuove, senza perdere la continuità con la sua tradizione. Così sarà anche questa volta.
L’Italia è in difficoltà, la vittoria risicata e le prime azioni del nuovo governo hanno lasciato perplessi molti, anche gli elettori di sinistra che non si riconoscono più soltanto in una coalizione unita dall’odio verso Berlusconi.
Questo governo rappresentato da una strana mescolanza di vecchi democristiani, vecchi sindacalisti, vecchi giocolieri delle poltrone, vecchi comunisti, ha poco futuro.
Ho la sensazione che anche Milano sarà il preludio della splendida sinfonìa che porterà nuovamente la Casa delle Libertà al governo. Perciò grazie Albertini e benvenuta Letizia Moratti.
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