
L´Italia se ne andrà dall´Iraq in qualsiasi caso. Anche la presenza di civili in Iraq non giustificherebbe la permanenza dei militari italiani al termine della missione Antica Babilonia.
Lo ha precisato il ministro della Difesa Arturo Parisi a margine dell'esercitazione Mare aperto 2006 che si svolge nel Tirreno fino al 20 Giugno. Parisi oggi ha parlato dal poligono di Monte Romano, uno dei luoghi in cui si svolgono le operazioni che vedono impegnati circa 4mila uomini, dieci unità navali, tra cui la portaerei Garibaldi sede del comando, i lagunari della Serenissima, due sommergibili, elicotteri e velivoli della Marina e dell'Aeronautica «Abbiamo chiarito –dice il ministro Parisi - che la nostra presenza civile non può in alcun modo giustificare una ridefinizione della nostra presenza militare perché sarebbe in contrasto con il mandato ricevuto dagli elettori».
E bravo il ministro Parisi, se poi dovesse succedere qualcosa ai nostri civili impegnati in Iraq, abbandonati come "carne da macello" senza la difesa dei nostri militari, dovrà giustificarsi anche con chi non lo ha votato e che se ne frega del mandato che ha ricevuto dai suoi elettori che comunque non sono tutti d'accordo con questa linea.
Spero sia solo propaganda e che procedano come deciso già dal governo Berlusconi. Rientro scaglionato fino alla fine dell'anno.
Nessun commento:
Posta un commento