Roma, 18 LUG - La richiesta di azzerare la catena di comando della Guardia di Finanza di Milano e' al vaglio del comandante generale Roberto Speciale che entro due settimane dovrebbe decidere in merito. Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco aveva chiesto tempi rapidi, ma dal comando generale l'invito e' stato disatteso e nei confronti degli ufficiali che si vorrebbero trasferire ad altro incarico in altre sedi, Speciale ha istruito una pratica. Le previsioni non sono molto favorevoli ai desiderata di Visco e con ogni probabilita' non se ne fara' nulla e gli ufficiali potranno continuare a ricoprire gli stessi incarichi e portare a termine le inchieste sulle scalate alla Telecom, e quindi anche sul ruolo della Bell, su Unipol, sulle cooperative rosse e sulla titolarita' dei 43 milioni di euro sequestrati a Giovanni Consorte su richiesta della procura della Repubblica di Milano dopo le indagini svolte all'estero dagli investigatori delle Fiamme gialle. Ieri a Milano i vertici della Guardia di Finanza hanno confermato che gli ufficiali per i quali e' stato chiesto il trasferimento d'ufficio non avevano ricevuto alcuna nota di demerito o provvedimento disciplinare e non rientravano nei movimenti annuali decisi dal comando generale. Per questo alla procura della Repubblica di Milano si stanno adesso vagliando le dichiarazioni sia di Speciale sia del capo di stato maggiore Emilio Spaziante, perche' l'intervento di esponenti del governo - se c'e' stato, come essi hanno affermato - sarebbe avvenuto in violazione delle norme che regolano i rapporti fra l'esecutivo e le forze armate, di cui la Guardia di Finanza fa ancora parte non essendo stata smilitarizzata. Si sta infine valutando se eventuali reati debbano essere sottoposti alla competenza del Tribunale dei ministri.
4 commenti:
Alessandra se puoi suggerisci a Forza Italia di chiedere le immediate dimissioni di Visco. In caso di diniego la Cdl adotti lo sciopero dei parlamentari alla Camera ed al Senato. Quello che è accaduto è un fatto di una gravità inaudita ed intacca i principi stessi della democrazia rappresentativa, dell'equilibrio dei poteri e dell'indipendenza degli organi preposti al controllo della legalità nel Paese...tutto ciò necessita di una risposta vigorosa.
Come hai ragione Vito... Immagina se Berlusconi si fosse mai permasso di fare una cosa simile... Invece lo presero anche in giro quando andò in visita ufficiale alla GdiF, ricorderai. L'Italia sta funzionando davvero alla rovescia. Proverò a fare ciò che mi hai chiesto. Un abbraccio
A.
Brava Alessandra! speriamo che l'unica inchiesta che riguarda le loro malefatte con tanto di intercettazioni, arrivi a buon porto. Come si vede, c'è intercettazione e intercettazione: alcune le fanno sparire in fretta e in furia. Altre (vedi caso Sismi e imam rapito) le sbandierano sui giornali.
Nessie hai ragione, i soliti due pesi con le due misure di antica memoria...
A presto, un abbraccio
A.
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