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05 luglio 2006

LA RIVINCITA DI TREMONTI

"Non abbiamo fatto macelleria sociale e abbiamo garantito la tenuta dei conti pubblici". Cosi' continuava a ripetere l'allora ministro dell'Economia Giulio Tremonti in campagna elettorale replicando al refrain sullo sfascio della nostra finanza pubblica di Prodi & company. Ieri il ministero dell'Economia ha comunicato che il fabbisogno del settore statale dei primi sei mesi dell'anno e' fermo a quota 35,6 miliardi di euro, circa 15 miliardi in meno rispetto allo stesso periodo del 2005, che era stato pari a 50,620 miliardi. Fabbisogno in calo, andamento delle entrate fiscali boom, con dati sull'autotassazione di giugno che parlano di un incremento dell'8 per cento rispetto al 2005. Ovvero 7 miliardi di euro di maggiori entrate fiscali rispetto alle ultime previsioni della trimestrale di cassa presentata in primavera dal governo Berlusconi. Ma che il governo precedente avesse lasciato i conti in ordine era stato confermato dall'esecutivo attuale venerdi' scorso quando, nella conferenza stampa seguita al consiglio dei ministri, a domanda diretta di un giornalista di una testata non di sinistra il ministro dell'Economia aveva ammesso che per il 2006 l'intervento correttivo si limitava allo 0,1 per cento, poco piu' di un miliardo di euro. Facendo finire nel tritacarne in un attimo gli annunci sui conti malati, su una manovra in arrivo "lacrime e sangue" e sui sacrifici a cui i cittadini erano chiamati per colpa del buco trovato nelle casse dello Stato. Quello che il viceministro Vincenzo Visco continuava a definire "una voragine". Ma oggi il professore di Sondrio puo' definitivamente tirare un sospiro di sollievo e riprendersi una rivincita mentre i tassisti sono gli unici a pagare il prezzo delle liberalizzazioni in formato tascabile che il centrosinistra ha varato forse per distogliere l'attenzione sulla correzione netta sui conti che si e' rivelata un bluff. E gia', perche' in fase di elaborazione della manovra, quando Padoa-Schioppa continuava a tenere alta la tensione sui conti pubblici, si era stabilito che a stringere i denti dovessero essere in prima battuta gli statali. Congelare gli aumenti per il biennio 2006-2007: questa la soluzione considerata inevitabile per recuperare risorse e cominciare anche a mettere ordine nella giungla della pubblica amministrazione. A sponsorizzare i tagli alla pubblica amministrazione era stato uno degli economisti piu' ascoltati del governo Prodi, ovvero Francesco Gavazzi. Il 16 giugno in un editoriale del Corriere della Sera l'economista esalto' la proposta avanzata dal deputato diessino, ex consigliere economico di Palazzo Chigi, Nicola Rossi. Quella cioe' di mandare in pensione anticipata centomila dipendenti pubblici su un totale di tre milioni e mezzo, e sostituirne due su dieci con nuovi assunti giovani. Tra gli editoriali pieni di buoni consigli per la squadra di Prodi quello di meta' giugno di Giavazzi e' rimasto, alla fine, inascoltato. Il progetto del governo di ridurre gli sprechi della pubblica amministrazione e' stato cestinato venerdi' scorso con il varo della manovrina alla pari degli allarmismi sui conti. Oggi il ministro della Funzione pubblica Luigi Nicolais ha escluso per il futuro una moratoria per i contratti degli statali. Si', il pubblico impiego ha bisogno di una ristrutturazione, ha affermato, ma nessuna moratoria. E ad ogni modo la ristrutturazione avverra' con la concertazione: sono stati gia' avviati quattro tavoli di lavoro con i sindacati, ha annunciato con orgoglio. I sindacati: la manovra sugli statali non ci sara' dunque anche perche' il governo non ha voluto sfidare Cgil Cisl e Uil che avevano minacciato ferro e fuoco per ogni centesimo tolto ai dipendenti pubblici. E ha preferito, in questo caso pero' seguendo l'agenda Giavazzi, di dichiarare guerra ai tassisti. Gli statali invece potranno dormire sonni tranquilli. Un conto e' se a bloccare il traffico sono i tassisti o se a protestare sono i notai e i farmacisti, altra storia se a colorare le piazze sono le bandire di Cgil, Cisl e Uil. E poi lo stato dei nostri conti pubblici, a quanto pare, non lo richiede.

(velino)

1 commento:

ALESSANDRA FONTANA ha detto...

Ciao Stefano, ti ringrazio per i complimenti ma circa le domande che mi fai sull'aggregazione fatta da Tocqueville non saprei darti una risposta... Ma sei ci pensi tu, sto tranquilla!!
Spero di ritrovarti presto.
A.
(grazie alla tua segnalazione, ho cambiato il settaggio, ora dovrebbe essere possibile a tutti partecipare)