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02 settembre 2007

NON VOGLIO IPOCRISIE SUI BAMBINI !


Il problema è serio, molto serio.
L’allarme arriva dalla
Polizia di Stato: la pedofilia è un fenomeno in aumento negli ultimi anni. Non solo. Le vittime sono sempre più spesso italiane e la percentuale di quelle in tenera età è in crescita. Oltre a fornire i dati, la Direzione centrale della polizia criminale ha pubblicato un decalogo rivolto ai genitori per prevenire gli abusi e uno dedicato ai bambini. Sulla base delle segnalazioni raccolte dai comandi di polizia emerge che i bambini abusati hanno tra 0 e 14 anni e nella maggior parte dei casi conoscono l’aggressore, che spesso appartiene alla famiglia. I numeri mostrano l’escalation dei casi registrati. Sono stati 598 nel 2002, 749 nel 2003 e 845 nel 2004. Anche la percentuale di molestatori provenienti dal nostro Paese è aumentata.
Niente tutela della privacy: i pedofili devono essere riconoscibili.
Ricordo bene che la “pubblicità” del reato di pedofilia, aveva tenuto banco nell’estate del 2000. Allora Vittorio Feltri pubblicò su Libero le liste dei nomi dei pedofili condannati con sentenza definitiva. Naturalmente da sinistra, fioccarono le polemiche. L’allora ministro della Giustizia Piero Fassino disse che si trattava di una
“lapidazione mediatica” e Livia Turco, che era ministro della Solidarietà sociale, sbottò dicendo “La considero una decisione grave. Non so quanto aiuti la lotta alla pedofilia, alimenta una psicosi che non serve. Tutto questo è profondamente sbagliato”.
Dopo che Sarkozy, ha condannato duramente la pedofilia dicendo che la Francia non avrà pietà dei colpevoli ed ha rilanciato la castrazione chimica, oggi anche Veltroni ha sentito la necessità di occuparsi del tema : “Non è possibile che circoli liberamente chi si è macchiato di pedofilia. Dove per pedofilia intendo non solo la violenza sui minori ma anche il possesso e lo scambio di materiale pornografico. Occorre che queste persone siano messe in condizione di essere riconoscibili. Se per sei mesi un medico, un dirigente, un impiegato è costretto ad affidarsi ai servizi sociali dovrà pur spiegare i motivi, renderli pubblici”.
Curiosa tutta questa improvvisa severa attenzione per la violenza sui minori, hanno taciuto per anni.
Ora avendo intuito che la gente non vuole più avere incertezze sulle pene e vuole sicurezza allora i sinistri si risvegliano inflessibili.

Ho però la spiacevole sensazione che sia un atteggiamento “studiato a tavolino” e questo mi infastidisce molto.


Non si fa campagna elettorale sui bambini. Capito Walter?

3 commenti:

Lorenza ha detto...

E cosa dire di quando Calderoli propose, circa due anni fa, la stessa cosa di Sarkozy e dalla sx si alzarono le accise di tortura?











Sarkozy propone la castrazione chimica. Calderoli soddisfatto

REDAZIONE
Prendendo spunto dallo scandalo di un medico che ha prescritto viagra ad un detenuto condannato per pedofilia (il quale è poi tornato ad abusare di un minore), il presidente della repubblica francese Nicolas Sarkozy ha annunciato il pugno di ferro contro i responsabili di crimini contro i bambini. Tra le misure annunciate, anche la castrazione chimica, vecchio cavallo di battaglia del Carroccio in Italia. Il leghista Roberto Calderoli esulta: "Non avendo paura delle parole e non volendo che i bambini e le donne potessero essere il bersaglio delle violenze sessuali di maniaci e di pedofili tre anni fa ho proposto come soluzione al problema la castrazione chimica e fui attaccato come se il criminale fossi io, per aver osato proporla, nonostante fossero stati gli stessi pedofili ad avermi richiesto, tramite i loro legali, l'applicazione volontaria dell'andro-sospensione. Oggi il presidente francese Sarkozy, di fronte ad un problema serio come questo ha dato una risposta seria e concreta, proponendo analogamente la castrazione chimica. Mi auguro che il politicamente corretto che fino ad oggi ha permesso che bambini e donne continuassero ad essere impunemente violentati venga meno, non solo in Francia ma anche in Italia".

Poi sì, in Usa, non so se in tutti gli stati, quando un pedofilo esce di galera lo sceriffo passa casa per casa, con tanto di foto segnaletica, nel quartiere dove il pedofilo prenderà casa, oltre ad avere l'obbligo, quest'ultimo, di abitare il più possibile lontano da minori.

Guarda qui:

http://youtube.com/watch?v=SV2ZZghj_v0

Lorenza.

ALESSANDRA FONTANA ha detto...

Cara Lorenza, io non ho citato Calderoli per non sembrare troppo "di parte"...ci hai pensato tu. Grazie.

Sergio Rizzitiello ha detto...

Cara Alessandra, il problema della pedofilia, termine quanto meno gentile per indicare coloro che godono nel violare i bambini,andrebbe seriamente discusso. Purtroppo noto che di solito, ma è purtroppo una regola consolidata ormai, si parla di pedofilia quasi esclusivamente nei suoi aspetti risolutivi, politici e giudiziari. Una volta tanto mi piacerebbe soffermarmi sugli aspetti psicologici del problema. Intanto si fa confusione tra "amicizia erotica" con bambini, altamente sublimata, come accadeva a Roma ed Atene, e delitto, stupro che si serve del sesso per agire. Il primo aspetto, non lo prendo volutamente in considerazione, perchè degno di trattati di letteratura antica o di pedagogia.Invece la libidine oscena di un adulto che vuole violare, impossessandosene, il corpo di un bambino, è degna della nostra attenzione. Che significato psicologico ha questo stupro rituale? La prima annotazione è che la maggior parte dei pedofili sono stati a loro volta vittime di altri adulti violenti. Appurato questo, che è molto significativo, che altro elemento si può considerare? Anche qui la maggior parte delle violenze avviene in famiglia, o con amici di famiglia, o in una cerchia ristretta che dovrebbe rappresentare un'estensione della famiglia: la scuola, la palestra, l'oratorio,ecc. Senza volermi dilungare troppo, anche se il tema lo meriterebbe, si può arrivare alla conclusione che il bambino è violentato( e del sesso ci si serve come arma proprio perchè vìola l'intimità del suo corpo, e quindi anche del suo spirito) perchè si ha paura di quello che lui rappresenta, la novità della vita, la sua esuberanza, innocenza bellezza e speranza dell'avvenire, il bambino è violato perchè della vita si ha paura e ciò si trasforma in odio feroce, ruggito abnorme ed infame, che vuole beffardamente distruggere la vita in fiore. Una cultura che odia la vita, oltre che odiare la donna, odia i bambini che ne sono l'essenza.