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28 ottobre 2007

LA DEMOCRAZIA "DE NO’ ANTRI” …


Dopo le note di “mi fido di te” di Jovanotti, il capo del Pd ha subito dato una dimostrazione tangibile di quanto la democrazia regni nel nuovo partito fantasma e di quale sia il livello di attenzione per la sovranità popolare.
Infatti in un moto di grande correttezza, alla fine della convention, tra il lusco e il brusco, Walter ha deciso che per alzata di delega si desse il via al dispositivo del documento conclusivo dell'assemblea costituente del partito democratico.
L'approvazione è avvenuta per alzata di mano, prendere o lasciare!!
Al primo punto del documento c’era la nomina con effetto immediato di Franceschini come vicesegretario, il numero due del partito e per la serie il nuovo che avanza, hanno nominato anche Ciriaco De Mita nella commissione incaricata di redigere lo statuto del nuovo partito.
I delegati all'Assemblea del Pd hanno votato il dispositivo in sei punti proposto unicamente da Walter che dà un mese di tempo per costituire i gruppi parlamentari dell'Ulivo la nomina di Mauro Agostini a tesoriere del partito.
E il gioco è fatto.
Il capo eletto “alla carlona” con controlli da burla alle primarie, il vice imposto per alzata di mano (che è peggio di una imposizione netta, ha un sapore di presa in giro) idem per il tesoriere che, come ben sapete, non è un ruolo irrilevante.
Infatti questo accadimento ha scatenato le urla di parecchi partecipanti. Tra tutti si sono distinti Rosy Bindi e Arturo Parisi che ha lasciato l’assemblea imbufalito dichiarando:”Questo è ciò che intende Veltroni per democrazia??!” ed ha aggiunto: “Dall'illusione alla delusione. Stamane avevo voluto illudermi che il Partito democratico di Veltroni potesse rappresentare una nuova stagione dell'Ulivo. Sono bastate poche ore perché a quella che mi era sembrata una fioritura seguisse una gelata”

Nel Pd è tutto immaginario e apparente.
Il partito, il leader, le primarie, l’assemblea costituente, le nomine democratiche e ovviamente l’incondizionato appoggio al governo Prodi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto i suoi post relativi al congresso PD e devo dire che provo “mixed-feelings” al riguardo.
Da un lato ha ragione Fini, nel sostenere che il PD, per quanto composto da persone poco serie, sia qualcosa di molto più serio di quanto non appaia. Aiuta a regolamentare e sfoltire il quadro politico, nel momento in cui spira un evidente (e demagogico) vento di antipolitica.
Dall’altro ha ragione Silvio, nel chiedere a sua volta la costituzione di un Partito Unico, proprio per lo stesso motivo per cui Fini plaude al PD.

Ma il problema, da semplice militante di FI, è che non mi sembra abbiamo ben chiaro cosa fare. Il nostro obiettivo non deve essere quello di andare al governo, bensì quello di governare. E non mi pare sia possibile al momento affermare che abbiamo una linea politica chiara: io per esempio non capisco dove stia l’UDC…..
Per governare questo Paese occorre avere coraggio, perché bisogna colpire interessi costituiti, incrostazione pluridecennali che rappresentano un cancro per questo Paese: cooperative, sindacati, fondazioni bancarie, stato assistenziale, privilegi di corporazioni il cui peso è sopravvalutato.
Non lo abbiamo fatto quando avevamo cento parlamentari di maggioranza: pensiamo di poterlo fare adesso? Al primo sciopero duro, chi avrà il coraggio di fare come la Thatcher con i minatori o Reagan con gli assistenti di volo?

Io ho una stima infinita di Berlusconi, lo ritengo un grandissimo personaggio: ma le esperienze di governo precedenti, pur riconoscendogli milioni di scusanti, non mi paiono tra le più riuscite

Giovanni

Giovanni1964 ha detto...

Ho letto i suoi post relativi al congresso PD e devo dire che provo “mixed-feelings” al riguardo.
Da un lato ha ragione Fini, nel sostenere che il PD, per quanto composto da persone poco serie, sia qualcosa di molto più serio di quanto non appaia. Aiuta a regolamentare e sfoltire il quadro politico, nel momento in cui spira un evidente (e demagogico) vento di antipolitica.
Dall’altro ha ragione Silvio, nel chiedere a sua volta la costituzione di un Partito Unico, proprio per lo stesso motivo per cui Fini plaude al PD.

Ma il problema, da semplice militante di FI, è che non mi sembra abbiamo ben chiaro cosa fare. Il nostro obiettivo non deve essere quello di andare al governo, bensì quello di governare. E non mi pare sia possibile al momento affermare che abbiamo una linea politica chiara: io per esempio non capisco dove stia l’UDC…..
Per governare questo Paese occorre avere coraggio, perché bisogna colpire interessi costituiti, incrostazione pluridecennali che rappresentano un cancro per questo Paese: cooperative, sindacati, fondazioni bancarie, stato assistenziale, privilegi di corporazioni il cui peso è sopravvalutato.
Non lo abbiamo fatto quando avevamo cento parlamentari di maggioranza: pensiamo di poterlo fare adesso? Al primo sciopero duro, chi avrà il coraggio di fare come la Thatcher con i minatori o Reagan con gli assistenti di volo?

Io ho una stima infinita di Berlusconi, lo ritengo un grandissimo personaggio: ma le esperienze di governo precedenti, pur riconoscendogli milioni di scusanti, non mi paiono tra le più riuscite

Giovanni1964 ha detto...

Ho letto i suoi post relativi al congresso PD e devo dire che provo “mixed-feelings” al riguardo.
Da un lato ha ragione Fini, nel sostenere che il PD, per quanto composto da persone poco serie, sia qualcosa di molto più serio di quanto non appaia. Aiuta a regolamentare e sfoltire il quadro politico, nel momento in cui spira un evidente (e demagogico) vento di antipolitica.
Dall’altro ha ragione Silvio, nel chiedere a sua volta la costituzione di un Partito Unico, proprio per lo stesso motivo per cui Fini plaude al PD.

Ma il problema, da semplice militante di FI, è che non mi sembra abbiamo ben chiaro cosa fare. Il nostro obiettivo non deve essere quello di andare al governo, bensì quello di governare. E non mi pare sia possibile al momento affermare che abbiamo una linea politica chiara: io per esempio non capisco dove stia l’UDC…..
Per governare questo Paese occorre avere coraggio, perché bisogna colpire interessi costituiti, incrostazione pluridecennali che rappresentano un cancro per questo Paese: cooperative, sindacati, fondazioni bancarie, stato assistenziale, privilegi di corporazioni il cui peso è sopravvalutato.
Non lo abbiamo fatto quando avevamo cento parlamentari di maggioranza: pensiamo di poterlo fare adesso? Al primo sciopero duro, chi avrà il coraggio di fare come la Thatcher con i minatori o Reagan con gli assistenti di volo?

Io ho una stima infinita di Berlusconi, lo ritengo un grandissimo personaggio: ma le esperienze di governo precedenti, pur riconoscendogli milioni di scusanti, non mi paiono tra le più riuscite

Anonimo ha detto...

"Io ho una stima infinita di Berlusconi, lo ritengo un grandissimo personaggio: ma le esperienze di governo precedenti, pur riconoscendogli milioni di scusanti, non mi paiono tra le più riuscite"
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Ecco uno che,in fondo,comincia a ragionare..... seppur ancora timidamente e giustificando in parte con i pseudomilioni delle pseudoscusanti.....ma dove li hai visti tutti sti numeri....
Ma è , comunque, un timido/buon inizio, c'è qualcuno nel(la) (centro)destra che prova a pensare con il proprio cervello.....:-)))Non è poco come potrebbe sembrare
joshua