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25 febbraio 2008

WALTER IL CAMALEONTE


Sì, Walter è molto abile nel presentarsi in modo diverso quando gli è utile apparire un altro.
E’ un abile affabulatore, un buon comunicatore (anche se un po’ scontato) e soprattutto gli piace fare il serafico, il buono, il politically correct.

Tutti sappiamo che in realtà è un freddo calcolatore, un cinico tagliatore di teste ed un manipolatore di uomini.
I lettori di sinistra diranno che il Cavaliere è ben peggio… Errore.
Berlusconi non avrebbe mai saputo cacciare un De Mita dal partito e lo dimostreranno le liste elettorali nelle quali ritroveremo tutti gli uscenti, con buona pace di chi sperava in una poltroncina.
Berlusconi non è un “finto”, anzi a volte paga proprio la sua schiettezza. Questo è uno dei motivi per cui la convivenza col democristiano Casini era difficoltosa…

Ma torniamo a Veltroni.
Solo qualche settimana fa ci riempiva le orecchie con il suo “correrò da solo!” e sentenziava “facesse così anche Berlusconi!”
Risultato?
Berlusconi corre col partito unico e due aggregazioni con partiti locali al nord ed al sud (Lega e Mda)
Veltroni ha fatto il solito pataracchio. L’Italia dei valori collegata ma non unita, Radicali smembrati e azzoppati (Pannella cacciato malamente dal sorridente Walter) e nelle elezioni locali è confermata l'unione con l'estrema sinistra.

Intanto il camaleonte candida il "Piaggione" Colaninno (figlio di cotanto padre che si è molto arricchito grazie ad alcune furbate…) e l’operaio della Tyssen. Vuole solo giovani (cacciando De Mita ed altri per “anzianità”) e poi candida l’ultraottantenne Veronesi che ormai è solo la bandiera del ricco Centro Oncologico qui a Milano, ma che sa trattare molto bene con Ligresti per i terreni del suo centro. Sarà anche anzianotto ma può essere utile, vero Walter?
Nel frattempo assistiamo al solito balletto delle poltrone.
Infatti Walter era vice presidente di Prodi e Rutelli stava al Campidoglio. Poi Rutelli è diventato vice presidente di Prodi e Walter è andato al Campidoglio, adesso si propongono uno per il Campidoglio, l'altro per la poltrona del “fu” Prodi, ma sono sempre gli stessi. Ha ragione Berlusconi, è un giro di Walter…
Quel Walter camaleontico che cambia colore a seconda delle opportunità. Ieri comunista membro del Pci dei Ds e dell’Unione, poi “mai stato comunista” ed oggi è (udite, udite) “il centro”!!
Fantastico.
Per fortuna la campagna elettorale è breve altrimenti correvamo il rischio di vederlo con i mocassini rossi del Papa.

Ringraziando il cielo, gli italiani non sono fessi, a volte sono un po’ distratti, ma al momento opportuno sapranno riconoscere il buon vecchio comunista sorridente. Qualsiasi colore abbia.

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