La ripresa c’è ed è senza precedenti, gli Usa crescono forte e la disoccupazione è in calo, la Cina cresce a velocità mostruosa, lo stesso accade al Brasile e agli altri paesi emergenti, la ripresa mondiale è forte e durerà per i prossimi 10 anni, grazie all’ingresso sui mercati di nuovi consumatori. Se a fare queste affermazioni fosse un qualunque imprenditore saremmo autorizzati a chiedergli se fa uso di droghe. Ma siccome a farle è Ennio Doris, un signore che non solo fa risultati, ma che di recente ne ha azzeccate molte, c’è da fidarsi.
Distratti dai banchieri tradizionali, molti giornali non si sono accorti che Ennio Doris (risultati alla mano) è tra i migliori banchieri italiani: ha inventato da niente una banca, la Mediolanum, che funziona, fa utili e gode della fiducia dei clienti (in piena crisi pagò per i clienti le perdite delle polizze Lehman Brothers); negli ultimi anni ha scalato la classifica del risparmio gestito e si è piazzato al quinto posto. Parliamo di un signore (l’unico socio di Berlusconi) che prima ancora dell’Ocse ha il polso dei mercati. Non a caso nel gennaio dell’anno scorso scrisse su Affaritaliani.it che stavamo uscendo dal tunnel e che non bisogna farsi spaventare dai cicli economici.
Infatti oggi Ennio Doris ha annunciato un'alleanza "con tre player di livello mondiale" per rispondere a un mercato che vedrà "nei prossimi dieci anni una crescita economica molto forte e con grandi cambiamenti": Banca Mediolanum ha stretto nuovi accordi con Dws investments, che fa capo a Deutsche Bank, e con le statunitensi Franklin Templeton investment e Pimco, del gruppo Allianz.
Quello del risparmio gestito è "un settore in cui la concorrenza è a livello planetario - ha spiegato Doris - e l'industria italiana ha un problema di dimensioni risolvibile solo attraverso alleanze".
Banca Mediolanum, con circa 18 miliardi di euro di masse gestite e una quota sul mercato nazionale pari al 4,03% ad aprile 2010, è il quinto gruppo in Italia, "quasi a pari merito con il quarto" (il gruppo Bipiemme); d'altra parte le sole Dws, Pimco e Franklin Templeton gestiscono insieme "piu' di 7.000 miliardi di dollari", come ha spiegato ancora Doris.
Gli accordi presentati oggi seguono quelli già avviati con i colossi americani Blackrock, Jp Morgan e Morgan Stanley, "che hanno permesso finora una raccolta lorda di circa 1 miliardo di dollari".
In questo modo Mediolanum potrà offrire ai suoi clienti "un ventaglio di opportunità per vestire le loro esigenze a medio e lungo termine", ha sintetizzato il fondatore del gruppo. In particolare, con Dws verranno individuati i trend che guideranno le trasformazioni dell'economia mondiale, con una particolare attenzione agli investimenti nelle fonti rinnovabili; la partnership con Franklin Templeton permetterà di avere una presenza forte nello sviluppo dei Paesi emergenti, mentre le proposte di Pimco saranno orientate a proteggere i risparmi dal 'futuro nemico' che sarà l'inflazione.
Oggi Ennio Doris dice che la ripresa c’è, che l’Europa è più lenta e si muove a macchia di leopardo, ma non mancano aziende, aree, regioni che vanno bene; e sprona a darsi da fare, a cavalcare la ripresa, a innovarsi perché i mercati cambiano.
Citando il film “Oltre il giardino” Doris scrisse un anno fa: “Dopo l’inverno arriva sempre la primavera, anche nei mercati”.
Ed io che conosco la sua grande professionalità da 16 anni, ci credo fortemente.
Distratti dai banchieri tradizionali, molti giornali non si sono accorti che Ennio Doris (risultati alla mano) è tra i migliori banchieri italiani: ha inventato da niente una banca, la Mediolanum, che funziona, fa utili e gode della fiducia dei clienti (in piena crisi pagò per i clienti le perdite delle polizze Lehman Brothers); negli ultimi anni ha scalato la classifica del risparmio gestito e si è piazzato al quinto posto. Parliamo di un signore (l’unico socio di Berlusconi) che prima ancora dell’Ocse ha il polso dei mercati. Non a caso nel gennaio dell’anno scorso scrisse su Affaritaliani.it che stavamo uscendo dal tunnel e che non bisogna farsi spaventare dai cicli economici.
Infatti oggi Ennio Doris ha annunciato un'alleanza "con tre player di livello mondiale" per rispondere a un mercato che vedrà "nei prossimi dieci anni una crescita economica molto forte e con grandi cambiamenti": Banca Mediolanum ha stretto nuovi accordi con Dws investments, che fa capo a Deutsche Bank, e con le statunitensi Franklin Templeton investment e Pimco, del gruppo Allianz.
Quello del risparmio gestito è "un settore in cui la concorrenza è a livello planetario - ha spiegato Doris - e l'industria italiana ha un problema di dimensioni risolvibile solo attraverso alleanze".
Banca Mediolanum, con circa 18 miliardi di euro di masse gestite e una quota sul mercato nazionale pari al 4,03% ad aprile 2010, è il quinto gruppo in Italia, "quasi a pari merito con il quarto" (il gruppo Bipiemme); d'altra parte le sole Dws, Pimco e Franklin Templeton gestiscono insieme "piu' di 7.000 miliardi di dollari", come ha spiegato ancora Doris.
Gli accordi presentati oggi seguono quelli già avviati con i colossi americani Blackrock, Jp Morgan e Morgan Stanley, "che hanno permesso finora una raccolta lorda di circa 1 miliardo di dollari".
In questo modo Mediolanum potrà offrire ai suoi clienti "un ventaglio di opportunità per vestire le loro esigenze a medio e lungo termine", ha sintetizzato il fondatore del gruppo. In particolare, con Dws verranno individuati i trend che guideranno le trasformazioni dell'economia mondiale, con una particolare attenzione agli investimenti nelle fonti rinnovabili; la partnership con Franklin Templeton permetterà di avere una presenza forte nello sviluppo dei Paesi emergenti, mentre le proposte di Pimco saranno orientate a proteggere i risparmi dal 'futuro nemico' che sarà l'inflazione.
Oggi Ennio Doris dice che la ripresa c’è, che l’Europa è più lenta e si muove a macchia di leopardo, ma non mancano aziende, aree, regioni che vanno bene; e sprona a darsi da fare, a cavalcare la ripresa, a innovarsi perché i mercati cambiano.
Citando il film “Oltre il giardino” Doris scrisse un anno fa: “Dopo l’inverno arriva sempre la primavera, anche nei mercati”.
Ed io che conosco la sua grande professionalità da 16 anni, ci credo fortemente.
Affaritaliani
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