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12 novembre 2010

FELTRI, L'ORDINE DEI GIORNALISTI E L'ITALIA ...

Il problema della reprimenda a Feltri è che come al solito in Italia si è effetto di veri e propri ossimori.L'ordine dei giornalisti, infatti, è struttura di stampo fascista monopolizzata da un sindacato dei giornalisti di sinistra.

Ma i "nostri nemici" traggono forza dal fatto che i giornalisti liberali non si sono mai saputi organizzare per far sentire il loro peso.Quindi, ora, è inutile piangere. Esattamente come socialisti e democristiani non seppero all'epoca passare opportunamente al contrattacco e far aprire a magistrati non di sinistra opportuni fascicoli sui misfatti finanziari e non del Pci.

Quello, infatti, è il tallone d'Achille degli ex e post comunisti.

Avete visto ieri sera le piccate reazioni di Fassino quando, a "Porta a Porta", il pur timido Quagliariello (finalmente) invece di fare lo sfumato storico, ha chiarito una volta per tutte a popolo e comune che più del novanta per cento dei provvedimenti di spesa che hanno triplicato il debito pubblico italiano furono proposti dal Pci e che è a loro che è caduto sulla testa il Muro di Berlino, e non a "noi"?

Questa è la strada maestra per defintivamente rottamare (il povero Renzi non ci riuscirà mai, visti i Poteri Forti che la sostengono), l'attuale classe dirigente del Pd, che da allora è sempre la stessa che, guardacaso, stava col pugno chiuso.

Fino a quando non si provocherà una crisi politica e di credibilità nel Pd, mettendo platealmente di fronte i post comunisti alle loro terrificanti responsabilità, "sputtanandoli" una volta per tutte, anche e soprattutto per avere attuato il terroristico Colpo di Stato giudiziario di Mani Pulite, dal quale vengono anche le attuali destabilizzazioni politiche, non ne usciremo, non riusciremo a bonificare il clima politico (in cui un comunista come il Bersani ancora, quasi fosse alla bocciofila di Brisighella dopo due litri di lambrusco, urla scompostamente, senza che alcuno lo prenda a pernacchie, che il Cav ha fatto diventare la politica italiana "una fogna"), e non si potranno effettuare le improcrastinabili riforme (in primis quella della Giustizia) per rendere il Paese finalmente libero, efficiente ed effettivamente democratico.

L'eroico compito tocca a noi, a Feltri, a Belpietro, a Sechi e a Ferrara. Per cui: avanti tutta e in alto i cuori!









Aldo Reggiani

3 commenti:

Anonimo ha detto...

noi siamo qui Alessandra... quando vuoi!!! (e sai che siamo tanti)

Enzo

Anonimo ha detto...

sempre pezzi interessanti Ale, grazie!!!

Anto

Paolo ha detto...

Mi spiace metterla di fronte ad una verità che le farà mancare la terra sotto i piedi, ma il primo governo in qualche modo 'comunista' fu quello di D'Alema, nel '98, e durò solo due anni. Quagliariello, in malafede essendo uno storico (ignorante se in buonafede), a Porta a Porta ha parlato di governi comunisti negli anni '70/'80. Sono evidenze, non opinioni personali...