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23 settembre 2014

LAVORO DA SEMPRE SENZA ARTICOLO 18 COME MILIONI DI ITALIANI ...

E aggiungo che non voglio nessuna tutela. Sono abituata al merito, alla conquista della mia posizione, alla sana competizione, alla ricerca del cliente cui proporre progetti, al mercato.
Non so cosa sia un sindacalista e non lo voglio conoscere. Non so cosa sia la cassa integrazione, se perdo un cliente, non guadagno. 
So invece cosa sia una azienda, cosa sia una strategia di comunicazione aziendale, so cosa voglia dire conquistare fette di mercato. 
So anche che un contratto termina e che dovrò cercarne un altro ... Non lo pretendo.
Se mi ammalo seriamente, non lavoro e non guadagno. Non posso mettermi in malattia, devo essere sana. 
Non timbro cartellini, ho libertà di orario, ma quando lavoro non vado a fare shopping o a giocare a tennis come fanno alcuni che addirittura fanno timbrare il cartellino dai colleghi. Lavoro e basta.

Invece chi non rischia personalmente, chi è dipendente, ha il supporto del sindacato, un'altra vita.

Quando sento le discussioni sull'articolo 18 resto allibita. 

Le ultime dichiarazioni del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti sono incredibili: "Siamo disponibili al dialogo sull'articolo 18 ma guai a toccare le forme di tutele che già ci sono. Se si tratta di dare un diverso sistema dai licenziamenti illegittimi a coloro che, o sono disoccupati, o hanno dei contratti per i quali non sono previste tutele, cioè di dare qualcosa di più a chi non ha nulla, è ovvio che noi siamo disposti a discutere sul fatto che non necessariamente dovrà continuare a essere quello che oggi è scritto sull'articolo 18, quindi la reintegra anche nei casi di licenziamento per motivi economici"
Non parliamo poi dei commenti della signora Camusso: "La Cgil ha già detto e continuerà a ribadire che inizierà la mobilitazione. Noi continuiamo ad essere convinti che il problema è portare tutto il lavoro italiano ad avere diritti e dignità cosa che oggi evidentemente non ha. Basta insulti al sindacato."

La sinistra marxista tradizionale ci ha stancato.



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