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10 ottobre 2014

L'AVANZATA DELLA FOLLIA CHE CALPESTA TUTTO

Come volete definire la crudeltà di questi fanatici dal viso vigliaccamente nascosto? Follia.

Eppure questa follia che mi preoccupa fin dalle prime scarne notizie di molti mesi fa, sta dilagando e oggi assistiamo anche alla conquista di Kobani cittadina che dista pochi metri dalla Turchia ed i soldati turchi per ora si limitano a controllare i curdi in fuga verso il confine.









Intanto altre milizie dell'Isis stanno avanzando verso Bagdad



e la provincia di Anbar.



Negli scontri, se Dio vuole, è stato ucciso uno del leader dell'Isis Abu-Sleman al-Kurdi che nei giorni scorsi aveva fatto di tutto per farsi notare per la sua crudele determinazione. Allah lo premierà? 
Forse lo perdonerà.




Le donne invece sono incredibilmente protagoniste di questa guerra. Non perché vengono rapite, violentate e uccise con una violenza inaudita dai quegli uomini barbuti e lerci che poi posano sorridendo con le teste mozzate in mano, ma per il loro coraggio.






Sono protagoniste per la loro femminile determinazione che comprendo perfettamente.
 Loro sono la "bellezza" di questo schifo, sono donne che sparano come pazze sugli islamisti che assediano le città. Resistono allo strenuo delle forze e si tirano un colpo in testa o si impiccano quando sono circondate per non finire nelle mani di un nemico che non rispetta nulla.Come dimenticare Arin Mirkan, la giovane donna, madre e soldatessa curda che, rimasta circondata e senza munizioni nella città assediata di Kobani si è fatta saltare in aria in mezzo ai miliziani dell’Isis che la assediavano.  Gli stessi uomini che con i loro proclami minacciano gli occidentali di schiavizzare le donne cristiane.





Queste donne mi piacciono, le comprendo. Sono ragazze e donne che amano la propria Patria e sono pronte a morire per i propri ideali.






Queste donne non fermeranno la follia del fanatismo perché la crudeltà è assetata di sangue, ma lasceranno un segno nelle coscienze delle prossime generazioni.







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