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19 giugno 2006

MA ALLORA BERLUSCONI AVEVA RAGIONE...


Noto una attenzione particolare da parte della sinistra per il problema delle intercettazioni telefoniche. Sarà il caso Unipol (e le conversazioni di Consorte e Sacchetti con i vari esponenti ds) ma improvvisamente tra le poltrone dei rossi serpeggia la preoccupazione. Ed ecco che al Senato si prepara un giro di vite sulla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche con una proposta di legge di Guido Calvi (Ds). Il testo del vicepresidente della commissione Affari Costituzionali prevede addirittura il carcere per i giornalisti che ne pubblicano il contenuto: si rischia dai 6 mesi ai 4 anni di carcere. Così in futuro i giornali saranno più cauti nel raccontare le telefonate di Vittorio Emanuele in cui si parla dei conti a Lussemburgo di D'Alema ...

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