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03 maggio 2007

ET VOILA' MONSIEUR SARKOZY !!



Interessante il faccia a faccia di ieri sera tra Sarkozy e la Royal. Comunque per quanto atteso ed emozionante, è difficile che abbia spostato i milioni di voti che servono alla Royal per arrivare all'Eliseo. L’incontro televisivo ha, invece, rivelato qualcosa sulla personalità dei candidati e sull’immagine che essi vogliono dare di sé. Ho visto una Segolene Royal molto tesa e nervosa anche se ostentava un ampio sorriso, ed un Sarkozy dapprima sconcertato dal nuovo atteggiamento della rivale poi molto attento e competente che non è mai caduto nella trappola del confronto duro, anzi si è dimostrato molto "signore" anche se irremovibile.Come dicevo è ancora troppo presto per misurare la reazione dei francesi al dibattito, ma l'ultimo sondaggio realizzato sul risultato delle elezioni presidenziali effettuato da Ipsos/Dell, fotografa una situazione stabile, con il candidato del centrodestra in vantaggio sulla sua avversaria socialista, con il 53,5 dei voti.Sarkozy ha mantenuto la calma, smentendo l’immagine di uomo collerico e autoritario che la sinistra ha sempre cercato di accreditare. È stato bravo nel ribattere alle accuse ed è apparso, invece, molto più esperto, miglior conoscitore della Francia rispetto alla sua avversaria, portata a non assumere posizioni definite e a rispondere con un “di questo discuteremo”. Il candidato UMP ha cercato, infatti, di obbligarla a prendere posizioni più chiare, in particolare sulle leggi Fillon (sull’età pensionabile), sul nucleare, sulla Turchia, sul finanziamento dei servizi pubblici proposti da Royal (quale l’accompagnamento, nel tragitto dal posto di lavoro al proprio domicilio, delle funzionarie che rientrano tardi la sera) o sul problema delle tasse e Ségolène ha dovuto persino prendere le distanze dalla proposta di aumentare le tasse sul lavoro fatta dal segretario del PS e suo compagno, François Hollande.

Peccato anche per quel calo di stile della Royal e lo sbotto che l'ha portata ad alzare la voce ed a diventare rossa di collera polemica. Sbotto che ha dato a Sarkozy di ribattere "Per essere Presidente della Repubblica bisogna essere calmi." Insomma un Sarkozy molto a suo agio, che ha snocciolato cifre e soluzioni tecniche senza attaccare la Royal, ma dicendo ai francesi: "Scegliete!". La tattica della candidata socialista era invece diretta a smontare l'immagine dell'uomo nuovo, tattica che in quel contesto non ritengo fosse vincente. Infatti Sarkozy ha detto: "Io non faccio promesse Madame, voglio risultati" non facendosi mai risucchiare nella polemica, ma insistendo sulle differenze."Cerchiamo di essere precisi, madame Royal! Spieghiamo: perché la Francia cresce di meno? Perché dieci Paesi europei hanno il pieno impiego? Perché nessuno ha introdotto le 35 ore! La crescita si ottiene liberando le forze del lavoro. Lo Stato spende soldi per impedire ai francesi di lavorare. Voi socialisti volete generalizzare le 35 ore. Perché tutti i Paesi del mondo allungano l'età lavorativa per finanziare le pensioni? Destra e sinistra dovrebbero essere d'accordo su queste questioni. Lei propone cose simpatiche, ma come le finanziamo?". Replica della Royal: "In Francia non si lavora abbastanza, perché ci sono troppi disoccupati. Io propongo di dare lavoro a chi non ce l'ha. Soprattutto ai giovani, diplomati e qualificati che non hanno accesso all'impresa. Anch'io preferisco pagare giovani apprendisti che dare sussidi". Ribatte Sarkozy: "Non c'è un solo Paese al mondo che ha applicato il criterio delle 35 ore. Lei cita le democrazie del nord. Io prendo esempio da Blair e da Zapatero. Perché crede che chi non è di sinistra non ha diritto di parlare di economia? Perché guarda con ironia chi non è d'accordo con lei?". "Madame Royal, ma come pensa di finanziare le pensioni, con le tasse?". "Tassando i guadagni di Borsa", promette la Royal.Replica Sarkozy: "Io voglio ridurre le tasse, quelle sul lavoro e quelle di successione per i piccoli patrimoni. Siamo il Paese europeo che paga più tasse. Questa non è un'idea di sinistra, ma di buon senso. Chi ha lavorato tutta la vita deve raccogliere i frutti del proprio lavoro". E così via, in punta di fioretto ma con colpi ben assestati.Alla base vi è una diversa concezione della politica dei due sfidanti: per Sarkozy la politica, la “vraie politique” è azione, rigetto della fatalità, volontarismo, fiducia nei governanti. La Royal ha ribadito l’importanza del ruolo di madre di famiglia per il futuro Presidente: la politica è ascolto e dialogo, prima ancora che azione e decisione.Carisma e programma sono quindi i punti di forza del risultato di Sarkozy, mentre per Ségolène si tratta inanzittuto di un voto “contro” la destra e pieno di buone intenzioni.

Vincerà Sarkozy.

grazie anche a L'Occidentale

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sarkò è controcorrente e va bene, finalmente!!!!!!

Anonimo ha detto...

come ho scritto nel mio ultimo post, sono tornato in Francia un mese fa, completamente ignaro della situazione e dei due personaggi In un primo momento, tutto questo clamoro intorno a Sarkozy che sarebbe un cosidetto "nuovo Le Pen" mi ha messo paura e quindi, di fronte all'evidente nullità della Segolene, ho votato bianco. Ma ora, votero Sarkozy. Perchè sarkozy non è assolutamente un nuovo Le Pen, perchè Sarkozy ha le idee chiare e a volte sono anche buone idee (fare dei francesi un popolo di proprietari, permettere di lavorare di più rimettendo in questione le 35 ore).
Ma non mi nascondo, quello che mi rende cosi deciso è sopratutto la nullità politica di Segolene, che come hai detto tu ha fatto la sceneggiata in TV parlando dei ragazzi con handicap, mentre la realtà (dati Ministero della salute) è che i ragazzi con handicap scolarizzati in scuole "classiche" sono passati da 90.000 nel 2002 a 160.000 nel 2006.
Poi una candidata alle presidenziali che spiega la sua politica sul nucleare per 30 mn spiegando che il nucleare rappresenta 17% del consumo dell'energia in Francia fa proprio ridere... (la cifra esatta è... 78%!!! ha sbagliato anche Sarkozy che diceva 50%)

raga, io non sono mai stato un fan di Berlusca e della nostra destra (a parte forse Follini e Fini che sono personaggi politici validi): ce l'avesimo noi un Sarkozy!

E se passa Segolene, io me ne torno in Italia! ops, no là c'è Prodi