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03 dicembre 2007

IL BERLUSCOTRONISMO


Si, il dialogo tra Berlusconi e Veltroni ha aperto nuovi scenari.
I due leader dei maggiori partiti si sono finalmente “annusati” e credo che si siano anche piaciuti. Un accordo elettorale, poi tutti correranno con modalità differenti, programmi distinti e contrapposti.

Ora serpeggia la preoccupazione tra gli alleati delle due parti.
Rifondazione e i comunisti sono spaventati.
Prodi è più pallido e balbettante del solito.
An e l’Udc in fibrillazione…
Tra poco sarà il momento delle decisioni. Questo spaventa.

Intanto Berlusconi incassa il favore della gente che ha voglia di sapere che c’è un luogo nella politica in cui si può entrare, un mondo in cui “esserci”.
Berlusconi ha questo merito, aver aperto a tutti le porte della politica. Lo fece già nel ’94.
La prima volta nella vita italiana che un programma politico veniva distribuito agli elettori. Dei club cui iscriversi e discutere dei problemi e trovare soluzioni.
Ma oggi ha superato se stesso. Una casa per gli italiani. Si potrà decidere il programma, scegliere i propri rappresentanti, il proprio leader. Tutti potranno partecipare.
Un grande. Comunque la si pensi, Berlusconi è certamente un fuoriclasse. Infatti lo si ama o lo si odia… Gli uomini speciali non conoscono mezze misure.
Purtroppo però il panorama politico italiano è costellato da ometti che ovviamente temono il confronto, si sentono sminuiti, umiliati, frustrati. Sanno che Berlusconi è la loro unica salvezza, ma detestano doverlo ammettere.
Altri invece lo temono, lo combattono. Hanno trasformato l’agone politico in anti-berlusconismo. L’unico modo per stare uniti. A volte mi domando se non fosse nata Forza Italia nel ’94 cosa avrebbero potuto fare questi poveretti… a parte spartirsi l’Italia, naturalmente.

La mossa di Veltroni e Berlusconi è intelligente. Ora si scoprono le carte. I partitini dovranno decidere cosa fare. Le coalizioni dovranno formarsi, altrimenti i partiti minori saranno destinati al “virgola qualcosa per cento” e non conteranno nulla.

Quindi cari amici, ora si comincia a giocare. E come sapete, quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Silvio e Walter hanno iniziato.




1 commento:

Anonimo ha detto...

Cara Alessandra, ricordi lo scambio di battute tra Berlusconi e Casini e Fini?
Casini e Fini, insolitamente alleati, rimproveravano a Berlusconi la mancanza di progetti, e io in quell'istante non sono riuscito a trattenere un sorriso divertito al pensiero di quanto i due mi ricordassero i progettisti dell’Accademia di Lagado dei viaggi di Gulliver di Jonathan Swift.
Costoro chiedevano e ricevevano dal re fondi ingentissimi per progettare idee rivoluzionarie spendendo anni e anni di faticose ricerche.
Per esempio c’era chi si proponeva di estrarre i raggi solari dalle zucche, un altro di rigenerare gli escrementi umani nei cibi da cui erano derivati scomponendoli in varie sostanze, un altro ancora di mettere a punto l’invenzione di come arare la terra senza usare l’aratro e gli animali, seppellendo nella terra una certa quantità di ghiande e poi liberare i maiali che per prenderle avrebbero rivoltato la terra.
Ma il progetto più sensazionale, vera rivoluzione del pensiero, era quello di permettere a tutti di scrivere libri capolavoro utilizzando a caso le lettere dell’alfabeto e trascrivere le frasi che man mano si sarebbero formate.
Però, che diamine, anche le parole alla fin fine erano un peso, un accidente, e allora ecco un altro progettista avere la giusta intuizione, perchè non sostituirle con gli oggetti corrispondenti?
Così, senza usare le parole, diventate inutili, quando qualcuno voleva comunicare, avrebbe riempito dei sacchi con innumerevoli oggetti, poi li avrebbero svuotati e prendendo gli oggetti che le parole sostituivano, avrebbe conversato in silenzio amabilmente.
Come puoi capire anche tu, Alessandra carissima, questi progettisti erano tutti provvisti di ottime intenzioni e ai loro progetti dedicavano anni e anni del loro prezioso tempo.
Un affettuoso abbraccio progettuale