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09 giugno 2009

Elezioni Europee - L'analisi dell'Istituto Cattaneo di Bologna

Il Partito democratico ha perso oltre 2,1 milioni di voti rispetto alle precedenti elezioni europee (-21%) e oltre 4,1 milioni di voti rispetto alle politiche del 2008 (-34%). Le sue perdite sono state particolarmente marcate al Sud e nelle Isole, ma si registrano su tutto il territorio nazionale.

Il Popolo della liberta' mantiene i consensi raccolti da Forza Italia e da Alleanza nazionale nelle elezioni europee del 2004, e anzi aumenta leggermente i suoi voti, di 213 mila unita' (+2%).

Rispetto alle politiche del 2008, al contrario, il Pdl conosce un arretramento di quasi 2,9 milioni di voti (-21%), che comunque e' molto piu' contenuto di quello subito dal Pd. E' quanto rileva l'Istituto Cattaneo di Bologna, che ha effettuato alcune elaborazioni dei risultati del voto appena conclusosi per determinare quanto il Popolo della liberta', il Partito democratico, la Lega Nord e l'Italia dei valori abbiano riscosso maggiori o minori consensi rispetto alle precedenti elezioni europee del 2004 e alle precedenti elezioni politiche del 2008 (Camera). L'analisi si focalizza sul numero assoluto di voti ricevuti dai maggiori partiti.

Naturalmente - avverte il Cattaneo - nel confronto con le politiche del 2008 occorre tener conto che molti partiti hanno perso consensi anche solo per effetto del consistente aumento dell'astensionismo che si manifesta in occasione delle elezioni europee (ma non tutti i partiti ne hanno sofferto in egual misura, e alcuni sembrano non averne sofferto affatto). L'analisi mostra che sia il Partito democratico, sia il Popolo della liberta' hanno perso consensi, ma il primo in misura piu' marcata del secondo. Il Pd, inoltre, e' arretrato, rispetto alla lista Uniti nell'Ulivo nel 2004, in tutte le regioni, mentre il Pdl (rispetto a Forza Italia e Alleanza nazionale nel 2004) conosce anche qualche avanzamento. Dell'indebolimento dei maggiori due partiti hanno beneficiato i loro partner di coalizione elettorale nel 2008, ossia, rispettivamente, l'Italia dei valori e la Lega Nord.

Rispetto ai 32,5 milioni di voti validi espressi in Italia in occasione delle precedenti elezioni europee, i voti validi - sottolinea poi l'Istituto Cattaneo nella sua analisi - sono diminuiti apprezzabilmente (di oltre 1,9 milioni ossia del 6%). Rispetto alle politiche dell'anno scorso, i voti validi sono diminuiti di quasi 5,9 milioni (-16%). Il tutto a causa dell'aumentato astensionismo.

Dopo aver analizzato l'andamento del Pd e del Pdl, il Cattaneo definisce poi "particolarmente buona" la prestazione della Lega Nord, che avanza di oltre 1,5 milioni di voti rispetto alle elezioni europee del 2004, quasi raddoppiando i consensi (+94%), e "tiene" persino rispetto alle politiche dell'anno scorso (+97 mila voti, ossia +3%). In termini relativi e' stata notevole l'affermazione della Lega non solo al Nord-est (+650 mila voti rispetto alle europee del 2004, concentrate nel Veneto e in Emilia-Romagna), ma anche nelle regioni centrali (+149 mila voti rispetto al 2004, il che implica una quadruplicazione dei consensi: +109 mila voti rispetto alle politiche del 2008). Tuttavia, in alcune regioni (Veneto e Lombardia) la Lega perde voti rispetto al 2008.

Anche l'Italia dei valori ha ottenuto risultati molto positivi, piu' che raddoppiando i suoi consensi rispetto al 2004 (1,75 milioni di voti) e aumentando del 53% persino rispetto al 2008. Si tratta, per giunta, di un avanzamento abbastanza generalizzato su tutto il territorio nazionale.

Per quanto riguarda l'Udc, sono rimasti sostanzialmente stabili, a livello nazionale (+4,2% rispetto alle europee del 2004; -2,8% rispetto alle politiche del 2008), un risultato che il Cattaneo definisce 'apprezzabile in un contesto generalizzato di diminuita partecipazione elettorale'. L'andamento complessivo, tuttavia, nasconde una variazione territoriale degna di nota: un avanzamento al Nord-ovest, controbilanciato da forti perdite nelle Isole.

Infine, i partiti della sinistra radicale: per certi versi hanno subi'to una sconfitta secca, in quanto nessuna lista ha superato la soglia di sbarramento. Inoltre, rispetto al 2004 sono stati persi quasi 1,4 milioni di voti (-39%). Tuttavia, rispetto alle politiche del 2008 la sinistra ha ricevuto 650 mila voti in piu' (+43%), una risalita che pero' non e' servita a conquistare una rappresentanza in parlamento.

Come ultime osservazioni, gli analisti dell'Istituto Cattaneo rilevano che i risultati del Pd e di Idv, considerati insieme, indicano un leggero arretramento rispetto al 2004 (-350 mila voti, ossia -3,3%, in linea con la riduzione della partecipazione elettorale), "ma e' evidente - scrivono - che la complessiva tenuta della ex-coalizione Veltroni nasconde un indebolimento del Pd e un rafforzamento di Di Pietro. Rispetto alle politiche del 2008, il connubio Pd+Idv arretra del 24% e perde quasi 3,3 milioni di voti.

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