Pagine

06 aprile 2013

FRANCESCHINI, BERLUSCONI ED I "FOLLOWERS" GRILLINI



Forse finalmente assistiamo al risveglio del Pd.

Dopo più di un mese dalle elezioni, dopo i logici ragionamenti di Renzi, dopo i numerosi richiami alla collaborazione di Berlusconi, i morbidi ma chiari (per chi li voleva capire) appelli di Napolitano con nomina dei saggi per uscire dall'empasse, dopo gli sputacchi presi da M5S, il Partito Democratico apre gli occhi e per voce di Franceschini dichiara: "... ci piaccia o no, gli italiani hanno stabilito che il capo della destra, una destra che ha preso praticamente i nostri stessi voti, e' ancora Silvio Berlusconi. E' con lui che bisogna dialogare"



Incredibile! L'hanno capito. Tutta l'Italia sapeva che questa sarebbe stata l'unica soluzione di buon senso ed anche loro ci sono arrivati. Che sia Franceschini o (meglio) Renzi, qualcuno si muova! Bersani no, ormai sembra mummificato e certamente è osteggiato da larga parte del suo partito.

Ci aspettiamo quindi un dialogo serio e rapido con l'obbiettivo di costituire un Governo di larga maggioranza che si prefigga qualche punto realmente realizzabile in economia, nel sociale, in campo istituzionale.

Oggi infatti Silvio Berlusconi, il quale ha persino dichiarato la sua disponibilità nel rinunciare a ruoli di governo, ha prontamente presentato gli otto punti del PdL :

1) l'abrogazione dell'Imu sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati funzionali alle attivita' agricole e la restituzione degli importi versati nel 2012

2) la revisione dei poteri di Equitalia, con particolare riferimento alle sanzioni, alle maggiorazioni di interessi e ai meccanismi di rateizzazione

3) il riconoscimento alle imprese - per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani, disoccupati e cassintegrati - di una detrazione (sotto forma di credito d'imposta) per i primi 5 anni dei contributi relativi ai lavoratori assunti, nonche' l'esenzione, per questi ultimi, dall'IRPEF sul salario percepito

4) il passaggio dalle autorizzazioni burocratiche ex ante ai controlli ex post, per quanto riguarda lo svolgimento di ogni attivita' di impresa

5) l'abolizione dei contributi pubblici per le spese sostenute dai partiti e dai movimenti politici

6) le norme per la riforma del sistema fiscale

7) le disposizioni di revisione della Costituzione per quanto riguarda l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e il rafforzamento dei poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri

8) le disposizioni per la riforma della giustizia




Silvio malgrado l'uveite vede lontano ed ha fatto molto bene a presentare questi punti su cui si potrebbe iniziare un confronto.
Voglio essere ottimista, immaginando persino che il Pd possa iniziare a dialogare senza preconcetti. Attendo con animo sospeso gli sviluppi, per il bene della mia Italia. Per la nostra dignità.

Nel frattempo Grillo in gita con una parte dei suoi followers (aria di setta...inquietante) ha cercato di rabbonire gli animi, di spegnere i fuochi di richiesta di libertà, di incantare i serpenti traditori.






"Andiamo a passare un giorno in allegria, né più né meno e poi ce ne torniamo a casa" ha dichiarato Crimi che forse questa volta non sarà smentito dal capo. Però tutta questa "allegria" non è stata trasmessa in streaming ed i giornalisti sono stati tenuti a distanza di sicurezza.

L'impressione è che siano volati ultimatum per i dissidenti e allerta per tutti, altrimenti davvero potrebbero tornare "a casa", ma senza tanta "allegria".


Nessun commento: