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21 aprile 2013

IL PRODIGIO DELLA SINISTRA (E DI SILVIO)

Devo ammettere che questi ultimi giorni sono stati molto importanti per la storia politica, sociale ed economica del nostro Paese.
E' successo di tutto.

Dopo i momenti drammatici in cui Bersani si è lasciato umiliare sia da Grillo che da Renzi, senza peraltro ottenere alcun risultato se non figuracce a fiumi, siamo passati al melodramma parlamentare dell'elezione del Presidente della Repubblica.

E qui abbiamo raggiunto vette inimmaginabili.

Bersani ha deciso, all'improvviso, che Berlusconi fosse diventato l'unico interlocutore serio (dopo averlo sbeffeggiato per settimane) ed è iniziata una trattativa per trovare un candidato "condiviso".
Incredibilmente Berlusconi lo ha ascoltato e nella rosa di nomi proposta, ha scelto Franco Marini, uomo di sinistra ma moderato, persona seria e stimata.

Bersani riferisce al partito e arriva l'ok!



Tutti in aula per la votazione. Marini sarà Presidente. Appoggiato da PdL e Pd. E' fatta. Che operazione! Bravo Bersani.

Peccato che le cose vadano in altro modo. Il Pd non è affatto coeso, il PdL vota mantenendo la parola data, ma la sinistra fa mancare i suoi voti ad un uomo che ha vissuto la sua intera esistenza nel sindacato e nelle istituzioni. E tutto questo, si badi, non per fare uno "scherzo" a Berlusconi, ma per totale impotenza della sinistra. Per mancanza di accordo interno.
Marini bruciato, Pd allo sbando. PdL sconcertato.

Qualche votazione con scheda bianca, si abbassa il quorum.

A questo punto entra in ballo il fiorentino, Matteo Renzi che, con grande "astuzia", propone la candidatura di Prodi... Molto probabilmente avrà immaginato di dare un segnale anti-berlusconiano nel suo partito (visto che spesso si è malignato sulla sua costante attenzione all'elettorato di destra e lui invece spera di conquistare la segreteria) oppure ha voluto solo sparigliare sapendo che questa mossa avrebbe portato direttamente Bersani nel burrone.

Comunque, quel furbacchione di Bersani cade nella trappola. Berlusconi naturalmente sconcertato dalla giravolta di Bersani, non accetta questa candidatura e il PdL non si presenta in aula.

Rosy Bindi con sorriso stampato in faccia si fa intervistare dichiarandosi soddisfatta, i dirigenti del partito sono tutti allineati. Si vota Prodi, alla faccia di Silvio!! Qualche dubbio in realtà, noi ce l'abbiamo, ma aspettiamo la votazione.



Tutti in aula per la votazione. Prodi sarà Presidente. Appoggiato dal Pd e da altri transfughi. Che operazione, bravo Renzi e bravo Bersani!

Peccato che le cose vadano in altro modo. Un disastro. I dalemiani e gli ex popolari non votano Prodi, ed il risultato sarà umiliante. Per tutti.
La presidente Bindi si dimette, il segretario Bersani pure. Prodi chiede la testa di chi ha fatto l'operazione. Renzi naturalmente è a Firenze e finge distacco, mollando Bersani & C nel guano.

A sera negli uffici del Pd alla Camera si consuma lo psicodramma. E' la fine del Pd e della sua dirigenza.



Nel frattempo il M5S agita gli animi per far passare il nome di Rodotà come l'uomo "nuovo" nominato (nemmeno primo della lista) in rete da 40/50.000 persone che decidono per 50.000.000 ...

Tutti (o quasi) sappiamo chi sia Rodotà. Uomo rispettabilissimo, ma certo non "nuovo": dopo essere stato iscritto al Partito Radicale, viene eletto nel 1979 come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano.
Nel 1983 diventa presidente del gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente. Dopo qualche anno è nominato Ministro della Giustizia nel governo ombra creato dal PCI di Achille Occhetto e successivamente aderisce al Partito Democratico della Sinistra e sarà il primo presidente del Consiglio nazionale. Nel 1989 diventa parlamentare europeo e dal 97 è Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, mentre dal 1998 al 2002 ha presieduto il gruppo di coordinamento dei Garanti per il diritto alla riservatezza dell'Unione europea.

Tutto tanne che "nuovo" ed infatti Grillo due anni fa lo beffeggiava per le sue (4) pensioni d'oro e Rodotà rispondeva dicendo che il M5S è un movimento pericoloso per la democrazia.
Si vede che poi si sono innamorati...



Rodotà ovviamente non passa, il Pd vota scheda bianca. 
Bersani sconsolato va da Napolitano, Berlusconi va da Napolitano, Monti va da Napolitano.
Napolitano accetterà di essere ricandidato alla Presidenza. Dopo aver preso un pallottoliere ed aver contato accuratamente i voti, naturalmente. 
Chi si fida più del Pd?? Per fortuna c'è il PdL.

Passa qualche ora e si vota.

Tutti in aula. Napolitano sarà Presidente. Appoggiato da PdL, Pd e Scelta Civica. E' fatta. Che operazione! Bravo Silvio.

Azzerato il Pd, annullato il M5S che infatti reagisce con cori e pesanti proteste insieme a Rifondazione Comunista (risorta) ed ai centri sociali in piazza Montecitorio (sta arrivando Grillo), 



spariti Bersani e Bindi, Prodi bruciato, Renzi ridimensionato, Monti alleato. Governo di larghe intese.

Fatto.




6 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava Alessandra!! Ti seguo sempre. Sei grande. Grazie mille!
Vito

Anonimo ha detto...

Ciao! Ho scoperto il tuo blog da Twitter. E' interessante quello che scrivi.

Elena Marchino

Anonimo ha detto...

Pd, M5s, Sel sono una massa di coglioni. Hai scritto parole sante!
Verrò ancora a trovarti. Giò

Anonimo ha detto...

Ciao, sono nuova nel tuo blog. Sono d'accordo con quello che scrivi, devi essere in gamba. Una tosta.
Tornerò a trovarti.
Ciao ancora!
Edda

Anonimo ha detto...

Interessante, molto interessante. Scrivi bene e condivido le tue idee.
Ciao,
Aldo

Anonimo ha detto...

Sei brava, brava, brava!
Enzo